POP CORN 6 - Il programma di sabato 22 luglio
Un’avventura a colpi di parkour sui tetti di Santorini, un pescatore costretto a ripensare la propria vita spesa per il mare e per la famiglia, un padre che per amore del figlio assume l’identità del più grande supereroe di ogni tempo. Sono queste alcune tra le storie protagoniste della 2/a serata al
Pop Corn Festival del Corto, l’evento dedicato alla cinematografia breve in corso a Porto Santo Stefano, sul promontorio dell’Argentario (Gr). Appuntamento sabato 22 luglio alle 21.30 in Piazzale dei Rioni per la rassegna organizzata da Associazione Argentario Art Day con la direzione di Francesca Castriconi e il sostegno e patrocinio di Comune di Monte Argentario e Consiglio Regionale della Regione Toscana. Da segnalare la proiezione di “An Irish Goodbye” di Tom Berkley e Ross White, vincitore agli Oscar e ai British Academy Film Awards come Miglior cortometraggio, oltre alla prima assoluta di “S’Indattaraiu”, ultimo lavoro di Matteo Pianezzi che sarà introdotto al pubblico dal regista. Non solo: le attività del festival partono già dal mattino, alle 9.30 presso il Bar Giulia (via del Molo 17), dove l’autrice Simona Galassi presenterà il suo “Anna Karina, la musa inquieta della Nouvelle Vague” (Alpes), omaggio all’indimenticabile icona del cinema. E a concludere la giornata la tradizionale festa di mezzanotte sulla spiaggia del Moletto (ingresso gratuito, info: www.popcornfestivaldelcorto.it).
Le proiezioni come di consueto saranno presentate dall’attore Andrea Dianetti e partiranno col corto spagnolo “Santorini, el Paradís del Parkour” (Spagna, 2023, 19’57’’) del giovane regista Biel Macià: l’avventura di due atleti che tra edifici bianchi e blu e paesaggi mozzafiato saltano da un lato all’altro dell’isola greca, mostrando l’essenza di questo sport rischioso e di questo eccitante stile di vita. A seguire, “S’Indattaraiu” (Italia, 2022; 18’21’’) alla presenza dell’autore e direttore del Figari International Short Film Fest Matteo Pianezzi. Mario è un pescatore di cozze rimasto vedovo e indigente dopo aver passato la vita per mare per provvedere alla sua famiglia. A sessant’anni si trova in grande difficoltà, oscillando tra l’amore per il suo lavoro e l’impossibilità di continuare a farlo. Si prosegue con “An Irish Goodbye” (Irlanda, 2022, 20’) di Tom Berkley e Ross White: dopo la morte prematura della madre i fratelli Turlough e Lorcan si propongono di esaudire la sua lista dei desideri prima di vendere la fattoria di famiglia nell'Irlanda del Nord.
Spazio poi a “Super Jesus” (2022, Italia, 19’57’’) di Vito Palumbo, regista noto per “Ice Scream”, corto italiano più premiato al mondo diventato ad Hollywood un film prodotto da Christian Halsey Solomon (American Psycho, New Rose Hotel). Protagonisti di questo nuovo lavoro sono Carlo, un bambino di nove anni molto malato con una passione sfegatata per Gesù, e il padre Ugo, comunista e ateo, che quando viene messo in cassa integrazione dall’acciaieria dove lavora per amore del figlio prenderà parte a un misterioso casting proprio per interpretare il ruolo del figlio di Dio, diventando Super Gesù. La serata continua con “Agosto in pelliccia” (Italia, 2022, 19’32’’) di Alessandro Rocca, classe 1997. La storia è ambientata in un appartamento alla periferia romana e racconta di Tommaso, adolescente soggetto al disprezzo del fratello maggiore Leonardo che lo chiama Pelorosso per i suoi capelli color rame. Ultimi due corti in programma per la serata “When You Wish Upon a Star” (Italia, 2022, 8’) di Domenico Modafferi, presente alla proiezione, opera d’animazione per raccontare il dubbio esistenziale del topolino dei denti che, muovendosi nel buio delle case, nascosto agli occhi umani, si chiede “come può esistere qualcosa che nessuno vede mai?”, e “Tracce perdute” (Italia, 2023, 9’57’’) di Gianluca Gloria, anche lui ospite del festival, i cui protagonisti sono un vecchio ispettore e una goffa assistente che indagano sulla misteriosa sparizione di un anziano e che per risolvere il mistero dovranno andare più lontano delle loro storie familiari.
Da non perdere la presentazione di “Anna Karina, la musa inquieta della Nouvelle Vague”, biografia dedicata al volto della Nouvelle Vague e prima moglie del regista Jean-Luc Godard ma anche testo in cui ci si sofferma sull'elaborazione psicologica di scelte e momenti complessi nei quali ognuno può riconoscersi. Nasce così un lavoro innovativo: le prime due parti si focalizzano sugli aspetti fondamentali della vita e del percorso artistico di Anna Karina in ordine cronologico da prima della sua nascita fino alla sua morte; la terza parte è dedicata prevalentemente a spunti di psicologia ispirati dal suo vissuto attraverso l'individuazione di sentieri mentali e percorsi emotivi che si legano poi alla vita di ognuno di noi. Argomenti ispirati e costruiti intorno a un filo conduttore che ripercorre le tappe dello sviluppo psichico dell'artista, inserite all'interno di un periodo storico che parte dalla fine della seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri.
22/07/2023, 08:08