GIORNATE DEGLI AUTORI 20 - Una giornata dedicata al regista indigeno
Morzaniel Iramari con un focus sul cinema Yanomami
Il cinema dell’inclusione tra visione e formazione torna per il settimo anno con un nuovo programma. Per l’occasione,
Isola Edipo, in collaborazione con Giornate degli Autori e Fondation Cartier pour l’art contemporain, presenta
GLI OCCHI DELLA FORESTA, una giornata dedicata a uno dei più importanti registi di cinema Yanomani, Morzaniel Ɨramari. È previsto inoltre un focus sulla produzione cinematografica indigena Yanomami in Brasile.
Seguendo le direttive di Biennale Arte 2024, che pone la sua attenzione agli artisti stranieri, immigrati, della diaspora, quest’anno Il cinema dell’inclusione tra visione e formazione intende valorizzare lo sguardo in presa diretta di una delle più note popolazioni indigene dell’Amazzonia e la sua centralità nel panorama cinematografico internazionale. Un atto politico che restituisce alla foresta i suoi occhi, i suoi corpi e le sue voci, e che porta al centro di una riflessione sulla tutela del polmone verde della terra, la questione ambientale e culturale degli Yanomami.
Gli occhi della foresta ha luogo il 4 settembre 2023 presso la Sala Laguna, alla presenza di Morzaniel Ɨramari e dei produttori e registi Gabriela Carneiro da Cunha e Eryk Rocha.
Alle ore 10.00, la proiezione del film Urihi haromatimapë (Earth-Forest Healers) di Morzaniel Ɨramari. A seguire, la masterclass con il regista, alla presenza dei produttori Gabriela Carneiro da Cunha, Eryk Rocha e dell’antropologa Ana Maria Machado. Alle 18.00, la proiezione di quattro cortometraggi: Mãri hi (The Tree of Dream) e Xapiripë Yanopë (House of Spirits) di Morzaniel Ɨramari e Dario Kopenawa, Yuri u xëatima thë (Fishing with Timbó) e Thuë pihi kuuwi (A Woman Thinking) di Aida Harika, Edmar Tokorino e Roseane Yariana. A seguire, la conversazione tra Morzaniel Ɨramari, Gabriela Carneiro da Cunha e Eryk Rocha.
Alcuni tra i film presentati fanno attualmente parte della mostra Siamo Foresta (22 giugno – 29 ottobre 2023), organizzata da Fondation Cartier pour l’art contemporain negli spazi di Triennale Milano.
IL CINEMA YANOMAMI
La produzione audiovisiva è iniziata nel 2010 attraverso l’attivazione di un progetto didattico promosso dal Centro di Cultura Indigena del Ministero della Cultura del Brasile, in partnership con la scuola Video nas Aldeias. È a partire da questo progetto, che ha formato innumerevoli registi indigeni in Brasile, che Morzaniel Ɨramari ha esordito come regista nella casa collettiva di Watorikɨ, nella regione di Demini nella terra indigena degli Yanomani.
Nel 2016 è stato fondato il Núcleo Xapono Audiovisual Xapono (NAX) nella regione del fiume Marauiá, nella terra indigena Yanomami all’incirca a trecento chilometri dalla casa di Watorikɨ. Finanziato da un’azione collettiva dell’associazione Yanomami Kurikama, attraverso il coinvolgimento di molti giovani uomini e giovani donne, NAX ha prodotto da allora quattordici cortometraggi dedicati alla rappresentazione della loro cultura, dei saperi sciamanici e delle loro pratiche tradizionali.
La più recente produzione cinematografica Yanomami è stata realizzata da un gruppo di giovanissimi del Collettivo di comunicatori Yanomami, formato dall’associazione Hutukara impegnata nella produzione di materiali destinati sia a uso interno sia a un pubblico non indigeno, al fine di rendere sempre più comprensibile la cultura locale e, soprattutto, la lotta per i diritti della popolazione Yanomami.
Attraverso la collaborazione tra Hutukara e la società di produzione Aruac Film, che promuove la didattica audiovisiva tra i giovani della regione del Demini, sono stati prodotti tre nuovi cortometraggi: Mãri hi (The Tree of Dream) di Morzaniel Ɨramari; Thuë pihi kuuwi (A Woman Thinking) e Yuri u xëatima thë (The Fishing with Timbó), entrambi realizzati da Aida Harika, Roseane Yariana e Edmar Tokorino.
I film e i registi
MÃRI HI (THE TREE OF DREAM)
Morzaniel Ɨramari
2023, 17’
Quando i fiori dell’albero Mãri sbocciano, sorgono i sogni. Le parole del grande sciamano Davi Kopenawa guidano un’esperienza onirica nella sinergia tra cinema e sogno Yanomami, presentando la poetica e gli insegnamenti dei popoli della foresta.
URIHI HAROMATIMAPË (EARTH-FOREST HEALERS)
Morzaniel Ɨramari
2014, 60’
I tuoni ci stanno mettendo in guardia: «la Terra è malata». Per curarla, Davi Kopenawa raggruppa numerosi sciamani Yanomami da diverse regioni del territorio. Con l’aiuto del cibo degli spiriti, la polvere yãkoana, cureranno le malattie causate dalle città e il malessere generato dai bianchi.
XAPIRIPË YANOPË (HOUSE OF SPIRITS)
Morzaniel Ɨramari, Dario Kopenawa
2010, 24’
Un’incursione intima e soggettiva nell’iniziazione di un giovane sciamano Yanomami nel villaggio di Demini che impara a comunicare con gli xapiri pë (spiriti), alimentandoli con la polvere yãkoana (cibo degli spiriti).
Morzaniel Ɨramari (Watorikɨ, Demini, Brasile, 1980) è uno dei primi artisti yanomami ad avvicinarsi al cinema. Si è formato come regista grazie al progetto Video nas Aldeias (Video in the Villages Project), una ONG brasiliana che si dedica al rafforzamento dei diritti degli indigeni attraverso la produzione audiovisiva. Il suo primo cortometraggio, Xapiripë yanopë (House of Spirits) co-diretto con Dario Kopenawa), è stato realizzato nel 2010. Il lungometraggio Urihi Haromatimape (Earth-Forest Healers, 2014) ha vinto il premio come miglior film al festival Forumdoc.BH. Ha partecipato alla Quarta Settimana dei Registi di Rio de Janeiro (2014) e alla Biennale del Cinema Indigeno di San Paolo (2016). Ha coordinato la comunicazione per l’associazione brasiliana Yanomami Hutukara. Ha partecipato alle riprese The Falling Sky (in uscita nel 2024), diretto da Eryk Rocha e Gabriela Carneiro da Cunha e basato sull’omonimo libro di Davi Kopenawa e Bruce Albert. Il film Mãri hi (The Tree of Dream, 2023) è stato presentato allo Sheffield Doc Fest e ha vinto il premio per il miglior cortometraggio documentario nel concorso brasiliano dell’É Tudo Verdade – It’s All True, 28° Festival Internazionale del Cinema Documentario. In collaborazione con Fondation Cartier pour l’art contemporain, i film realizzati da Morzaniel sono proiettati all’interno delle esposizioni: The Yanomami Struggle a The Shed (NY), e Siamo Foresta presso Triennale Milano.
THUË PIHI KUUWI (A WOMAN THINKING)
Aida Harika, Edmar Tokorino, Roseane Yariana
2023, 9’
Una donna Yanomami osserva uno sciamano durante la preparazione di Yãkoana, il cibo degli spiriti. Attraverso il racconto di una giovane donna, il Yãkoana che nutre Xapiri e consente agli sciamani di entrare nel mondo degli spiriti, propone anche un incontro di prospettive e immaginari.
YURI U XËATIMA THË (FISHING WITH TIMBÓ)
Aida Harika, Edmar Tokorino, Roseane Yariana
2023, 10’
Due giovani registi Yanomami descrivono la pratica della pesca con il timbó, una vite tradizionalmente usata per stordire i pesci. La combinazione di voci e prospettive nel film suggerisce il re-incanto delle immagini come modo di narrare.
I registi yanomami Aida Harika (Watorikɨ, Demini, 1998) e Edmar Tokorino (Watorikɨ, Demini, 1986]) vivono nel villaggio di Watoriki. Fanno parte di un collettivo Yanomami avviato nel 2018 da Hutukara Associação Yanomami, con il supporto dell’Instituto Socioambiental. Dal 2021, Harika e Tokorino hanno partecipato a diversi workshop per la produzione di video e cortometraggi, riflettendo un crescente interesse per i nuovi media. I primi due cortometraggi co-diretti insieme sono mostrati qui per la prima volta. Anche Roseane Yariana (Watorikɨ, Demini, 1999) ha partecipato al workshop audiovisivo nel 2018. Vive nel villaggio di Buriti ed è figlia dell’artista Joseca Mokahesi, le cui opere sono anch’esse parte di questa mostra. I tre registi hanno partecipato alle riprese di The Falling Sky (in uscita nel 2024), diretto da Eryk Rocha e Gabriela Carneiro da Cunha e basato sul libro di Davi Kopenawa e Bruce Albert. Yuri u xëatima thë (The Fishing with Timbó) e Thuë pihi kuuwi (A Woman Thinking) sono i loro primi film come registi.
10/08/2023, 16:07