Note di regia di "Il Volto di Capgras"
L’obiettivo del film “Il volto di Capgras” non è solo quello di risvegliare la coscienza del pubblico ma anche di mettere alla luce quello che è il valore del patto spettatore-autore: la sospensione dell’incredulità. L’intento è quello di rendere lo spettatore consapevole di quella che è la propria condizione davanti ad un testo filmico che è in bilico tra abbandono e presenza di sé.
I mezzi utilizzati sono molteplici, dai video di repertorio alle ricostruzioni e le interviste. Ogni mezzo utilizzato è stato pensato per rendere il film più simile possibile ad un documentario, utilizzando gli stilemi di questo. I personaggi sono in parte attori professionisti e in parte persone totalmente lontane dal mondo del cinema. Il lavoro di direzione degli attori è stato diverso e studiato per ognuno di questi. Gli attori professionisti non avevano a disposizione la sceneggiatura ma solo il susseguirsi degli eventi per poter lavorare per immagini e improvvisazione risvegliando così emozioni reali e discorsi fluidi. Al contrario per i “non attori” il lavoro è stato fatto esattamente al contrario, questi avevano a disposizione una sceneggiatura da studiare ed ogni singola intervista è stata costruita attraverso uno studio singolare. I video di repertorio appartengono a persone diverse da quelle rappresentate nel film e con questi è stata fatta un’accurata selezione in modo che potessero sembrare appartenenti ai protagonisti della storia.
Nicole Turi