VISIONI DAL MONDO 9 - Tutti i premi
Francesco Bizzarri, il presidente del
Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, e il direttore artistico Maurizio Nichetti chiudono con grande soddisfazione la nona edizione dell’appuntamento annuale con il cinema del reale: un’edizione speciale che si è svolta a Milano, presso il Teatro Litta, la Cineteca Milano Arlecchino e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci; e online sul sito ufficiale del Festival www.visionidalmondo.it attraverso le sale web della piattaforma streaming italiana MYmovies.
La cerimonia di premiazione si è aperta con la consegna del
Premio alla Carriera conferito al regista e scrittore
Roberto Andò,
Il
Premio Miglior Lungometraggio Italiano Visioni dal Mondo 2023 del valore di 5.000 euro, assegnato da autorevoli giurati, quali: la critica cinematografica Luisa Morandini, la produttrice Alessandra Galletta e Giangiacomo De Stefano, autore e produttore, va a “
La primavera è primavera anche in città” di Mattia Arreghini, Valerio Di Martino, Raffaele Greco, Elia Storchi. Motivazione: "
con una fotografia pulita e limpida, una storia sulla vecchia Milano, sulla Milano di una volta, raccontata da 4 giovani. Come se la conoscessero, come se l’avessero vissuta anche loro escono dalla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti con un saggio che, pur con alcuni dei limiti del saggio, è quello che dovrebbero essere i documentari: una testimonianza. E questo piccolo film lo è: una testimonianza poetica e priva di malinconia su una Milano che sta scomparendo ma che deve sopravvivere nella memoria".
Il
Premio GKSD Investment Holding New Talent Opera Prima Visioni dal Mondo 2023 del valore di 2.500 euro, conferito da una giuria composta da studenti delle facoltà e delle scuole di cinema milanesi Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, IED - Istituto Europeo di Design e Centro Sperimentale di Cinematografia, va a “
Solitudine a due” di Lilian Sassanelli. Motivazione: "
Per aver permesso di entrare nell’intimità di una coppia in modo delicato e senza filtri. Per aver trattato l’amore in maniera non convenzionale durante una fase della vita spesso trascurata".
Il
Riconoscimento Rai Cinema, dedicato a Franco Scaglia, va a “Il cielo è mio” di Ayoub Naseri. Motivazione: "
per aver costruito un racconto della realtà che restituisce l’anima e il vissuto di un padre e un figlio legati da un amore indissolubile, con la grazia di uno sguardo che coglie la poesia di vite drammaticamente segnate dagli orrori della guerra".
Il
Premio Visioni dal Mondo 2023 Best International Feature Documentary del valore di 3.000 euro, conferito da una giuria internazionale composta da Nilly Kalmar, responsabile della programmazione di CoPro25 the Israeli Market, Nicolò Bongiorno, produttore e regista e Susana Fernandez, responsabile del DOK.forum Perspektiven del Festival di Monaco, va a “
Eat Bitter” di Pascale Appora-Gnekindy e Ningyi Sun. Motivazione: "
siamo felici di dare il premio come miglior documentario internazionale a un film che riesce a esprimere la complessità di un mondo in continuo cambiamento in modo umano e sottile. Il film è girato magnificamente e le due registe hanno dato il massimo rispetto ai personaggi principali, con cui ci si riesce facilmente a identificare. Un vero cinema verità che offre al pubblico uno sguardo su una realtà sconosciuta e affascinante e pone domande profonde sul neocolonialismo e sugli effetti sulle interazioni umane".
Il
Premio Amici Cineteca Milano Concorso Internazionale 2023 conferito da una giuria composta dai possessori di Cinetessera 2023 della Cineteca Milano Arlecchino va a “
Return to Raqqa” di Albert Sole’ e Raul Cuevas.
Il
Premio Visioni VR 2023 assegnato dalla giuria popolare va a ““
21-22 China” di Thierry Loa.
Le giurie di Visioni dal Mondo 2023 hanno assegnalo anche le
menzioni speciali a:
la Giuria ufficiale ha assegnato a “
The Deal” di Chiara Sambuchi, per la categoria
Lungometraggi Concorso italiano con la motivazione:
Accuratamente documentato e frutto di un evidente lavoro di ricerca lungo e faticoso, è un film con una tematica di per sé “forte”, incentrato in particolare su due personaggi femminili - il magistrato Lina Trovato da una parte, dall'altra una donna nigeriana che è stata vittima della tratta ed è diventata assistente sociale - per raccontare con ammirevole rigore, ma anche partecipazione la mafia Nigeriana che ha ramificazioni in tutta Europa e in particolare la tratta di esseri umani, soprattutto ragazze. Meritevole di attenzione e per quel che ci riguarda di una menzione speciale. Molto speciale.
La
Giuria degli studenti ha assegnato a “
Life is a game” di Luca Quagliato e Laura Carrer, per la categoria
Lungometraggi Concorso italiano con la motivazione: "
per una commistione fra realtà e animazione che ha saputo raccontare con modernità e innovazione una tematica che tocca sia i diritti civili che i diritti umani, che appartengono alla nostra società. Abbiamo deciso di dare una menzione speciale a un film e ai due registi sperando che questo possa incentivarli a produrre nuove opere di questo valore artistico".
La stessa giuria ha assegnato la
menzione speciale a “
Il cielo è mio” di Ayoub Naseri, per la categoria New Talent Opera Prima Concorso italiano con la motivazione: "
un film che non oltraggia i silenzi. In cui il trauma non viene esplorato, ma si lascia esplorare nelle sue tracce indelebili. Perché in un mondo reso sordo dal rumore, solo i poeti sanno ascoltare le grida che si celano nel silenzio. Per aver saputo dare forma al dolore e alla paura, attraverso la lingua degli angeli, quella dei bambini. Per averci mostrato, in un Paese immobilizzato dall’odio, i sottili fili dell’amore che muovono tutte le nostre vite. Per aversi mostrato un film necessario".
La Giuria internazionale ha assegnato a “
Return to Raqqa” di Albert Sole’ e Raul Cuevas la
menzione speciale con la motivazione: "
assegniamo una menzione speciale a un film che ritrae una storia di autocoscienza, collaborazione e resilienza. Il pubblico è attratto dalla franchezza e dal coraggio dei protagonisti in una circostanza estremamente straziante. Il film apre una finestra su una questione storico-politica a livello giornalistico in modo profondo e significativo e getta una luce sulla situazione contemporanea della regione".
Per il
concorso Visioni VR sono state assegnate le seguenti
menzioni speciali:
“
The man who couldn’t leave” di Chen Singing ha ricevuto la menzione speciale della stampa assegnata dalla giuria di qualità con la seguente motivazione: "
forma, contenuto e poetica trovano nella tecnologia un mezzo di espressione e immersione totale grazie all’originalità della regia, alla potenza dell’immagine, alla capacità di raccontare una singola storia facendola diventare racconto universale dei detenuti politici vittime del Terrore Bianco. Emotivamente impattante e visivamente sconvolgente".
La giuria stampa è composta da Altamura Federica (Giornalista Class Editori), Baroni Nicola (Giornalista La Repubblica), Ceresoli Jacqueline (Storica e critica d'arte e docente all'Accademia di belle Arti di Palermo e NTA Nuove Tecnologie di Brera, Milano), Ciannamea Valentina (Head of Visual Audio & Video di Hearst Digital), Costantini Adele (Giornalista d’arte Mediaset), Gallarini Stefano (Giornalista e conduttore radio/tv), Gherardi Erika (Caporedattore Tech di Techprincess), Longo Laura (Giornalista RaiNews24), Rocco Gianluca (Giornalista Mediaset), Sardelli Carolina (Giornalista Tgcom24), Signorelli Andrea (Giornalista freelance), Stefinlongo Monica (speaker Radio Lombardia), Stella Armando (Vicedirettore Il Giorno), Tonelli Massimiliano (Direttore Artribune), Vantaggi Valeria (Caporedattrice di Vanity Fair).
“
The man who couldn’t leave” di Chen Singing riceve anche la
menzione speciale dei content creator, assegnata dalla giuria di qualità composta da Colombo Benedetta “Artefacile” (storica dell’arte e instagrammer), Daccò Daniele "Il Rinoceronte", Fazio Lorenzo "Kobe", Guerrera Stefano, Lanzotti Giada e Ferrantino Alessio (Founders del progetto Milano da Scrocco), Patella Clelia (Giornalista d’arte e influencer culturale), Roncati Elisabetta (Creator digitale e scrittrice per Rizzoli), Spoto Orazio (Presidente di Instagramers Italia), con la motivazione: "
denota un utilizzo sapiente della realtà virtuale, con un perfetto equilibrio tra profondità narrativa, montaggio, fotografia e interpretazione. Un racconto sincero e necessario della Taiwan degli anni Cinquanta, in grado non solo di stupire ma di accendere i riflettori sulla storia, combinando in maniera raffinata informazione e coinvolgimento emotivo".
17/09/2023, 20:22