Note degli autori di "Piu' di Chiunque Altro - Generazione Z"
Questa serie è nata da una domanda, un’urgenza: di cosa è importante parlare? Dobbiamo parlare del futuro, di chi ci rappresenterà nel futuro perché più di qualsiasi monumento, legge o oggetto che lasceremo dietro di noi, quello che farà la differenza, sono le persone che cammineranno in quel mondo, che lo guarderanno e lo vivranno. Queste persone sono la nuova generazione. Spessissimo la Generazione Z, apparentemente sfuggente, viene raccontata dagli adulti, che nei romanzi, sui giornali, nei media li descrivono come confusi, depressi o aggressivi, ma questa è evidentemente una vis ione distorta . Per conoscere e dar voce alla Generazione del tempo presente, abbiamo scelto come strumento di lavoro l’ ascolto . Abbiamo incontrato centinaia di ragazzi che ci hanno stupito per la loro disponibilità e felicità nel poter parlare così intimamente, e che si mostravano grati perché li ascoltavamo e li “vedevamo”. Una delle caratteristiche com uni che abbiamo rintracciato in questa generazione è la solitudine . La rete che li iper - connette, al di là del territorio e delle frontiere, in realtà sgretola gli spazi fisici di aggregazione di cui i ragazzi, in questa fase della crescita, hanno strutturalmente bisogno. Altro punto cruciale è il rapporto con gli adult i: genitori, spesso figli della rivoluzione sessuale che hanno mostrato tutta la loro fragilità, con famiglie che andavano esplodendo. Genitori che spesso li hanno cresciuti in maniera paritaria, emotiva ed empatica, hanno tuttavia contribuito all ’impossib ilità di un confronto con degli adulti strutturati, e quindi ha indebolito i ragazzi rendendo difficile per loro definire un’identità . Tra le cause della fragilità di questa generazione, c’è anche la difficile gestione della marea d’informazioni da cui sono sommersi e l’assenza di modelli di riferimento che li guidino nell’esplorazione del mondo digitale che stanno, di fatto, affrontando da soli. Uno studio dice che il 75% dei lavori che i ragazzi faranno non sono ancora stati inventati. Privi di “ideol ogie”, nel senso novecentesco del termine, i ragazzi e le ragazze che abbiamo incontrato hanno tuttavia valori comuni, due su tutti: l ’impegno ecologico per contrastare la crisi climatica e il rispetto dei diritti civili e della diversità. In vari ambiti a bbiamo riscontrato una crescente “cultura della cura”: i ragazzi, in questo caso aiutati da Internet , creano reti solidali e danno molta importanza alla cura reciproca . Il lavoro preparatorio e gli incontri con tutti i giovani protagonisti ci hanno affasc inato ed entusiasmato, ed è per questo che nella serie sono solo i ragazzi a parlare. Il titolo “Più di Chiunque Altro” è la libera traduzione dell'acronimo BAE (Before Anyone Else) usato per chiamarsi, come abbreviativo per babe (tesoro), intendendo la pe rsona che è più cara.
26/09/2023, 06:49