TFF41 - ANULLOJE LIGLIN di Fabrizio Bellomo
Presentato alla 41.ma edizione del Torino Film Festival, nella sezione “Documentari Italiani”, il documentario “
Anulloje Liglin (annulla la legge)” , diretto da Fabrizio Bellomo.
Un’analisi profonda che indaga la complessità di una nazione, l’Albania, attraverso la narrazione della travagliata storia dei suoi monumenti, prima osannati e poi abbattuti o messi in disparte. Si parte da filmati storici dell’istituto Luce fino a video e reportage dei giorni nostri con l’avvento di quella necessaria transizione green, di cui tutti oggi siamo chiamati ad attuare.
Cosa accade alle statue quando vengono distrutte, con cosa vengono sostituite e dove finiscono i loro brandelli di marmo e il loro costoso bronzo? E ancora: cosa ne pensano di queste distruzioni gli scultori che queste statue le avevano realizzate, qual è la loro opinione?
Durante il lungo periodo trascorso in Albania, il regista ha girato da Nord a Sud questo territorio, addentrandosi sia nelle zone montuose che nelle aree più urbanizzate.Il viaggio inizia andando a rivedere la telecamera con cui è stato filmato l’abbattimento della statua principale di Enver Hoxha; che oggi è esposta come un trofeo, una reliquia nel Museo Nazionale di Tirana, a pochi passi da dove un tempo svettava appunto la grande statua di Enver.
Incontra poi diversi scultori del regime socialista, come – a Tirana – Mumtas Dhrami, uno dei principali artefici del Realismo Socialista albanese, che ha realizzato svariati monumenti già abbattuti o ancora in esistenti sul territorio. Fuori dal suo studio si possono ammirare alcuni grandi frammenti di marmo di Carrara, che altro non sono che quello che rimane di alcuni monumenti del regime di Hoxha. Sempre a Tirana – negli archivi di Arkivi Qendror Shteteror i Filmit – scopre i materiali relativi alle inaugurazioni così come alla costruzione di questi monumenti. Girovagando quindi alla ricerca degli altri svariati monumenti voluti dal regime Hoxha e tuttora presenti – talvolta sotto forma di rovine talvolta invece perfettamente conservati – fra Shkodra, Durrazzo, Tirana, Vig, Koplik e altre numerose località, dove ad alcuni dei monumenti abbattuti si sono a volte sostituiti – letteralmente – altri monumenti.
Le ricerche si sono infine concentrate a lungo sulla storia principale analizzata durante questo cammino, quella relativa alla statua dei 5 Eroi di Vig realizzata da Shaban Hadëri e datata 1984, ma già presente a Shkodra da svariati decenni sotto varie forme e traslata – nel tempo – in diversi luoghi. Un lungo viaggio che ci aiuta a farci scoprire l’evoluzione di un paese che pensiamo di conoscere ed invece ci riserva molte sorprese.
28/11/2023, 08:00
Luca Corbellini