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TRIESTE FILM FESTIVAL 35 - Dal 19 al 27 gennaio 2024


TRIESTE FILM FESTIVAL 35 - Dal 19 al 27 gennaio 2024
dedicato al cinema tedesco lormai tradizionale appuntamento con Wild Roses, la sezione del Trieste Film Festival (dal 19 al 27 gennaio la 35. edizione) che ogni anno fa il punto sulle cineaste di un Paese dellEuropa centro-orientale: dopo Polonia, Georgia e Ucraina, dunque, ecco una selezione a cura della Executive Director della Berlinale Maritte Rissenbeek degli sguardi femminili pi interessanti della Germania contemporanea.
In programma 13 titoli di altrettante autrici: film spesso premiati in giro per il mondo, ma anche opere meno universalmente note, in grado di svelare nomi (ancora) da scoprire per il pubblico italiano, che spiega Nicoletta Romeo, direttrice artistica del Trieste Film Festival ci mostreranno un Paese moderno, inclusivo, multiculturale e lontano dagli stereotipi

A guidare la delegazione tedesca sar Margarethe von Trotta, ospite a Trieste per presentare il suo nuovo film, Ingeborg Bachmann Journey Into the Desert (presto nelle sale italiane distribuito da Movies Inspired). Unautrice simbolo del Neuer Deutscher Film, Leone doro a Venezia nel 1981 con Anni di piombo, testimone insieme a Ulrike Ottinger (di cui si vedr Paris Calligrammes) di una generazione di maestre ancora in piena attivit.
Altri nomi familiari al pubblico dei festival internazionali: Maren Ade, la rivelazione di Cannes 2016 che col suo Vi presento Toni Erdmann fece conoscere al mondo unattrice straordinaria come Sandra Hller; Valeska Grisebach e Angela Schanelec, con i loro lavori pi recenti (rispettivamente Western, visto sulla Croisette nel 2017, e Music, migliore sceneggiatura allultima Berlinale); Maria Speth, Orso dargento per Mr. Bachmann and His Class, e Maria Schrader, Premio del pubblico agli European Film Awards con Stefan Zweig: Farewell to Europe; Emily Atef con il suo ritratto di uninedita Romy Schneider in 3 Days in Quiberon.
E ancora, il talento cosmopolita di Ana-Felicia Scutelnicu (Anishoara) e Ayse Polat (In the Blind Spot), e laudacia di Nicolette Krebitz (Wild), Nora Fingscheidt (System Crasher) e Frauke Finsterwalder (Sisi & I).
Spiega Rissenbeek: Wild Roses rappresenta una vera ispirazione a pensare a cineaste anticonformiste e coraggiose, e a film che mi stimolano, divertono ma che trovo anche difficili o scomodi. Non c rosa senza spine.
Il focus Wild Roses realizzato con il sostegno di German Films, Goethe-Institut Rom e DeutschZentrum Triest.

Sono i pi piccoli, capaci di uno sguardo che spesso noi adulti non riusciamo pi ad avere, i protagonisti del manifesto della 35. edizione: uno sguardo che trova gioia anche dove non esiste, spontaneamente capace di resistere e dotato della magia dellunico filtro bellezza davvero importante.
Angelina e Vadym, pur essendo due bambini di Karpylivka, un paese a soli 2 km dal confine della zona contaminata e off limits di Chernobyl, giocano spensierati nel fiume sotto casa, guardando naturalmente al cielo, verso lalto, e in qualche modo verso il loro e nostro futuro.
Limmagine del fotografo ucraino Oleksii Furman (i cui lavori sono stati pubblicati da TIME, New York Times, Washington Post, Al Jazeera America, 6MOIS, Der Spiegel, The Guardian, De Standaard e Financial Times) ci ha subito folgorato per la sua preziosa componente di fiducia e speranza, uno scatto che coglie linesorabile e potente richiamo allenergia e alla vita e che ha la forza di sprigionarsi naturalmente, il pi delle volte a dispetto dal contesto. Concept by Claimax, foto: Oleksii Furman

05/12/2023, 11:42