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AVVISTAMENTI 21 - Dal 27 al 30 dicembre
al Politeama Italia di Bisceglie


AVVISTAMENTI 21 - Dal 27 al 30 dicembre al Politeama Italia di Bisceglie
Il Cineclub Canudo organizza, dal 27 al 30 dicembre 2023 al Politeama Italia di Bisceglie, la ventunesima edizione di Avvistamenti (non) è un Festival, con la direzione artistica di Antonio Musci e Daniela Di Niso. Il festival è realizzato nell’ambito dell'Apulia Cinefestival Network 2023 con il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission - risorse liberate POR Puglia 2000-2006, Misura 2.1 e con il patrocinio della Città di Bisceglie.

L’edizione 2023 sarà anticipata da due giornate, 21 e 22 dicembre 2023, intensamente dedicate al rapporto tra suoni e immagini, con l’XI edizione della rassegna Sonimage, curata da Antonio Musci e Gabriele Panico. Si comincia il 21 dicembre, alle ore 20.30, al Politeama Italia di Bisceglie, con la sonorizzazione, composta ed eseguita dal vivo da Edison Studio, di quello che è forse il più visionario tra i film del periodo del cinema muto: Metropolis (1927) di Fritz Lang. Seguirà il 22 la sonorizzazione dal vivo, a cura del collettivo Palenque Pacal, del film sperimentale Fractions of Temporary Periods (Ovvero Plans-Séquences per una bambina) (1965) di Piero Bargellini, esponente tra i più originali del cinema underground italiano.

L’anteprima del festival sarà chiusa da una sonorizzazione, a cura di VAISA, di un film a sorpresa, per celebrare la ricorrenza del centenario della morte, avvenuta nel 1923, di Ricciotto Canudo, l’intellettuale pugliese ritenuto il primo teorico e critico del cinema a cui nel 2001 è stato intitolato il Cineclub Canudo. Parallelamente, nelle due mattine, si svolgerà un workshop di ideazione e composizione di musiche originali per il cinema, intitolato Filmuzik, a cura del compositore e musicologo Gabriele Panico, in cui, in una serie di incontri dinamici e esperienziali, si analizzeranno linguaggi, metodologie e tecniche di scrittura sonora per immagini in movimento.

Ospite d'onore di questa ventunesima edizione è Robert Cahen, pioniere della videoarte internazionale e uno dei suoi più brillanti protagonisti. Geniale artista francese che ha aperto la strada a nuovi modi di rappresentare il paesaggio e lo spazio urbano, partendo dalle proprie esperienze personali e creando metamorfosi pittoriche, poetiche, musicali con le immagini e i suoni di tutti i giorni. Cahen sarà protagonista, dal 27 al 29 dicembre, di una retrospettiva curata da Antonio Musci e dallo studioso di immagini in movimento Bruno Di Marino.

Riconosciuto come uno dei più importanti videoartisti francesi, il lavoro di Cahen è caratterizzato da una sofisticata applicazione di tecniche elettroniche che manipolano suono e immagine, spazio e temporalità, con conseguente sottile trasmutazione dell'illusorio e del reale. Risuonando di arguzia e fascino, eseguite con precisione tecnica, le sue opere alludono a motivi sia formali che tematici di viaggio, movimento e transizione.

Il programma coinvolge anche numerosi artisti italiani, con proiezioni di video e film sperimentali, alcuni dei quali in anteprima, nella sezione Made in Italy e con performance audiovisive, di cui molte inedite, nell’ambito della Rassegna di Suoni Immagini Sonimage. L’opera di Cahen sarà posta in dialogo con quella di altri registi italiani attraverso l’intervento sonoro di tre musicisti pugliesi, che sonorizzeranno tre lavori di Cahen e tre lavori di altrettanti registi italiani.

Il 27 dicembre alle ore 18.30, per quanto riguarda la rassegna Made in Italy, curata da Antonio Musci e Daniela Di Niso, è in programma un focus sul cinema di Mauro Santini, con la proiezione di alcuni lavori, "Dietro i vetri" (2001), "Di ritorno" (2001), "Dove sono stato" (2000), "Dove non siamo mai stati" (2010), della serie Videodiari, i quali nascono senza sceneggiatura, con una totale libertà in fase di ripresa, in digitale, a costo zero, senza troupe, con la camera pronta a deviare seguendo le circostanze: l’atto di filmare diventa così un gesto di ‘scrittura’ vero e proprio, fortemente autobiografico e non delegabile.

Alle 20.30 è la volta della retrospettiva sul cineasta sperimentale francese Robert Cahen, con la proiezione dei film "Karine" (1976), "Juste le temps" (1983), "Le deuxième jour" (1988), Hong-Kong Song (1989), "Blind Song" (2008), "Sign" (2021), seguita dalla sonorizzazione inedita, eseguita dal vivo dal compositore e producer Gabriele Panico, dei lavori "Le cercle" (2005) di Cahen e "Bianco" (2013) di Santini. La serata si conclude con un incontro con gli artisti, condotto da Bruno Di Marino.

Il 28 dicembre alle ore 18.30, nell'ambito della rassegna Made in Italy, si proiettano i film di Salvatore Insana, "Beltemponero" (2023), "Dias in luminis ora"s (2023) e "Sogno più non ricordo" (2023), quest’ultimo realizzato con il collettivo Dehors/Audela, fondato nel 2011 dal regista insieme alla performer e coreografa Elisa Turco Liveri, con cui porta avanti la ricerca sui luoghi di confine, laddove ibrido e indefinito si manifestano.

Il 28 dicembre si prosegue con una video-performance dell’artista multimediale pugliese Veronica Liuzzi, "Lieve" (2018), nella quale luce e suono entrano in relazione con il corpo e con lo spazio. Il corpo del performer interagisce con una scenografia digitale. Lieve nasce da una riflessione sul rapporto tra utilizzo consapevole e spreco di risorse alimentari.

Alle 20.30 si prosegue con la rassegna su Cahen, con la proiezione di "Sept Visions fugitives" (1995-97), "Felix Arabia – Yémen, un goût d’éternité" (2022), "Sanaa, passages en noir" (2007), seguita dalla sonorizzazione inedita, eseguita dal vivo dalla musicista Mariasole De Pascali, de "La notte delle bugie" (1993) di Cahen e Il suo passaggio (2023) di Insana. La serata si conclude con un incontro con gli autori, condotto da Bruno Di Marino e Gabriele Panico.

Il 29 dicembre alle ore 11.00 al Palazzo Tupputi, Cahen condurrà, insieme a Bruno Di Marino, un workshop sul cinema sperimentale e sul suo rapporto con il suono, per approfondire il linguaggio e la poetica dell’autore.

Alle 18.30 la rassegna Made in Italy presenta i lavori di Luca Ferri, "Caro nonno" (2014), "" (2020) e Perduto Paradiso in due rulli (2023), co-diretto con Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa, di cui si proietta inoltre "Prima che l’ora cambi" (2017).

Alle 20.30 la rassegna su Cahen si conclude con la proiezione di "Cartes postales vidéo (1984-86), Voyage d’hiver" (1993), "Corps flottants" (1997)," Kosmos: the uncertainty" (2018), "Montenvers et Mer de glace" (1987), seguita dalla sonorizzazione inedita, eseguita dal vivo dal musicista Walter Forestiere, di "Trompe l’œil" (1979) di Cahen e Ab Ovo (2017) di Ferri. La serata si conclude con un incontro con gli autori, condotto da Bruno Di Marino e Gabriele Panico.

Il 30 dicembre 2023 l’indagine teorica di Canudo si apre alla riflessione sul contemporaneo attraverso il seminario con Giovanni Dotoli, massimo esperto di Canudo, il quale ha condotto numerosi e approfonditi studi sulla sua opera, oltre ad aver curato una monumentale bibliografia critica, pubblicata in occasione del congresso internazionale, organizzato dallo stesso Dotoli nel 1977 a Gioia del Colle, in occasione del centenario della nascita di Canudo. Il seminario intende rendere conto dell'attualità del pensiero di Ricciotto Canudo in relazione alle più recenti forme di sperimentazione cinematografica e non solo. A dialogare con Dotoli ci saranno Bruno Di Marino, Giandonato Disanto, pronipote di Ricciotto Canudo e il regista Francesco Dongiovanni.

Alle 18.30, per Made in Italy, in programma il documentario "Flaiano di Montecristo" (2022) diretto da Antonello Matarazzo e Marilena Palumbo in occasione del cinquantenario della morte di Ennio Flaiano. Il film è incentrato sul condominio e sul quartiere dove il grande scrittore e sceneggiatore ha vissuto e lavorato per circa 20 anni, attraverso le testimonianze dei suoi vicini di casa e di chi attualmente vive nella palazzina di via Montecristo n. 6.

La serata del 30 dicembre, infine, sarà dedicata a Sparklehorse, il cantautore statunitense scomparso prematuramente nel 2010 e autore di alcuni degli album più significativi del songwriting degli ultimi decenni. A pochi mesi dalla pubblicazione del suo unico album postumo, Avvistamenti riserva a questo artista un intenso approfondimento (inizio alle ore 20.30) a cura di Michele Casella, giornalista e critico musicale di testate come Alias del Manifesto, Il Sole 24 Ore e Rolling Stone. Attraverso la proiezione di videoclip e materiale di repertorio di quegli anni, Casella racconterà la discografia del polistrumentista Sparklehorse (al secolo Mark Linkous), il suo talento fuori dall’ordinario, ma soprattutto la sua capacità di miscelare rock, attitudine indie e sensibilità cantautoriale. Il racconto seguirà anche le numerose collaborazioni che Sparklehorse ha inanellato nel corso della sua carriera, da Tom Waits a PJ Harvey, da David Lynch a Danger Mouse, da Thom Yorke a Nina Persson L’incontro sarà seguito alle ore 21.30 dalla proiezione del documentario This Is Sparklehorse (Regno Unito, 2022), diretto da Alex Crowton, Bobby Dass e interamente dedicato alla figura di culto di Mark Linkous.

20/12/2023, 12:05