LA BOTTEGA DEI BOTTONI - il cinema dell'insolito
Siamo in un luogo insolito, due personaggi bizzarri e una storia unica. Cosa si nasconde dietro un semplice bottone? L'ambientazione del cortometraggio di
Daniele Ciprì, dal titolo "
LA Bottega dei Bottoni", ci riporta alle "scenette scorrette" della collaborazione con Maresco di "
Cinico Tv" e dei film realizzati insieme in Sicilia. Non cè più la nudità e la miseria esposta di personaggi ai margini della città, ma più che altro una messa in scena che sa di surrealismo e di grottesco.I
n questo breve ma interessantissimo lavoro del regista palermitano, c'è un pò di "
Eraserhead" di Lynch, molto Polanski per il grottesco e il non sense, ma anche tanto amore per i film degli anni '50 con il mascherino 4:3 e i volti illuminati con molto contrasto in stile noir. C'è anche la figura di un doppio, il protagonista lo vediamo, infatti, ritratto in una foto in veste femminile, con parrucca e trucco da donna. Forse la figura della madre? Una fidanzata lontana ed amata e mai più incontrata? Una proiezione di edipica memoria? Freud? Poi all'improvviso entra in scena uno strano tipo completamente ricoperto di bottoni che reclama il suo bottone giornaliero da attaccare sul viso o sul vestito. Il cortometraggio non va però spiegato, ma semplicemente visto, trattandosi anche di un lavoro nel quale la fotografia e lo stile secco e straniante porta avanti tutto il senso della narrazione.
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LA Bottega dei Bottoni" fa parte del progetto "
C’era una Volta in…Sicilia”. Il film è stato sostenuto dal Piano Nazionale di Educazione all'Immagine per le scuole promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Molte le classi e gli studenti che sono stati coinvolti nel progetto per la didattica all'audiovisivo e la ricerca sul cinema.
31/12/2023, 17:21
Duccio Ricciardelli