Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

Note di regia di "Maschile Plurale"


Note di regia di
Maschile Plurale nasce come una sfida: poter realizzare un sequel migliore del primo , Maschile Singolare . E viene anche dichiarato nel film: facendo un paragone tra cinema e amore, una de lle protagonist e, Cristina, afferma che i sequel sono sempre peggiori del film originale. Come una grande storia d’amore che è stata vissuta in modo intenso ma che è finita: non può tornare, non può essere vissuta una seconda volta. In amore non ci sono seconde occasioni, il passato non ritorna: sono tutte “minestre riscaldate”. Il nostro protagonista, Antonio, non è d’accordo e per questo motivo tenta una seconda chance con Luc a, con il quale nel primo film ha avuto solo una breve relazione sfortunatamente sfociata nell’incomprensione e nella gelosia. Questa volta Antonio vuole trasformare una ritrovata amicizia in un vero e proprio rapporto d’amore. Ecco che l’intento del prota gonista coincide con il mio da regista. Da parte mia, infatti, non c’è solo la volontà di proseguire il racconto dei personaggi del primo film che qui ritroviamo dopo tre anni, ma c’è l’urgenza di approfondire i loro caratteri per mostrarne cambiamenti, c rescita, delusioni: emozionando il pubblico con un lungometraggio ancora più spettacolare e coinvolgente. Molti spettatori del primo film, anche lontani dal personaggio di Antonio, si sono riconosciuti nel suo percorso: un uomo che perde l’amore di una vit a e che comprende che, prima di ricercare una nuova persona da amare, deve imparare ad amare se stesso. In questo secondo capitolo, empatizzeranno con Antonio rispetto alla sua scelta di lottare per riavere Luca. Molti - non solo i nostalgici - saranno d’a ccordo con il protagonista. In amore, le seconde occasioni esistono. Lo stile di regia adottato è simile a quello del primo film: ovvero una regia invisibile. Non far mai sentire la macchina da presa allo spettatore, niente deve distrarlo dalla narrazione della storia di Antonio. Pochi dettagli, al centro dell’inquadratura solo la figura umana del protagonista e di chi desidera o lo affianca. I movimenti di macchina sono giustificati solo dalle azioni, emozioni e sguardi dei personaggi, per questo la scelt a di utilizzare lenti con fuoco molto selettivo, per sottolineare la distanza tra i nostri protagonisti e l’ambiente circostante. Anche il montaggio segue lo stesso ritmo del battito del cuore del nostro personaggio principale. Preciso e regolare nei mome nti di calma e divertimento con gli amici, veloce e alternato quando Antonio progetta e immagina il proprio futuro; piani sequenza senza stacchi per soffermarci insieme a lui sulla situazione che sta vivendo; improvvisi “scavalcamenti di campo” quando il s uo cuore si ribella e va in controtendenza al suo pensiero. Come le riprese anche i colori, la fotografia, la scenografia, le musiche sono complementari e mimetiche, così da accompagnare la scena, l’atmosfera, mai sottolinearla. Il film è stato girato - c ome il primo - nel quartiere di Testaccio, romantico ma allo stesso tempo urbano e dinamico. Raccontiamo sempre la comunità LGBTQ+ della Capitale in modo contemporaneo ed originale, mostrando anche nuove realtà sociali appena nate come il Rifugio: una casa - famiglia per giovani ragazze e ragazzi. Maschile Plurale è una commedia romantica che bilancia battute e situazioni molto divertenti a momenti più intimi e passionali, senza paura di mettere i protagonisti a nudo.

Alessandro Guida