LE SEDUZIONI - Un romanzo generazionale
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Le Seduzioni", opera a soggetto di
Vito Zagarrio, che si misura questa volta nel cinema di finzione, dopo una lunga e fruttuosa carriera di docente e di documentarista. Il copione è tratto dal romanzo "
Le Seduzioni dell'Inverno" di
Lidia Ravera, possiamo parlarne come di un ritratto di una precisa generazione sociale e lo spaccato di una certa società.
L'ambientazione è alto borghese, siamo nel mondo editoriale, con i suoi ricatti, le sue piccole mercificazioni tipiche di un' Italia figlia dei privilegi e delle raccomandazioni. L'impianto narrativo è da teatro da camera, cinema francese, i dialoghi sono precisi e taglienti. Interessante la scelta di Napoli come location del film: sicuramente una Napoli inedita, non turistica e nemmeno cinematografara. Non siamo tra gli scugnizzi di Gomorra, ma semmai nell'arena più borghese del Centro direzionale e del Vomero, fatta di segretarie, scrittrici rampanti e squali dell'editoria. Napoletana è anche quasi tutta la troupe, composta da giovanissime maestranze e collaboratori artistici, una bravissima
Iaia Forte si fa notare per la parte dell'editrice spietata e manovratrice nell'ombra.
Un film tutto basato sulla recitazione, dove lo stile della messa in scena è fine, coltissimo, quasi da sceneggiato Rai degli anni'70. Personaggi dal carattere scolpito e dalla semplice profondità psicologica, un film fatto per il pubblico ma pieno di possibili letture altre e di metafore di una identità italiana nel nuovo millennio. Zagarrio ci guida in una sorta di “thriller dei sentimenti” che coinvolge e convince. Sono le emozioni che rendono vivo il cinema e Zagarrio ci è riuscito, ci racconta una storia di vita reale con onestà e coerenza autoriale.
15/02/2024, 10:09
Duccio Ricciardelli