Note di regia del documentario "Il Dito e la Luna"
Chissà quanti casi di repressione della libertà d'espressione ci sono stati, quanti abusi di potere, di cui non si parla o si fa finta di non vedere. Come se fossero tanti elefanti ad affollare una stanza.
Quello che è successo al protagonista di questo film, Bakis Beks, è uno di questi e noi lo abbiamo raccontato.
Nel 2018 cantò in pubblico una canzone che denuncia lo sfruttamento militare della Sardegna da parte della NATO e dello Stato italiano. Dopo l'esibizione, per due anni, lui e altre tre persone del pubblico furono indagate e condannate a loro insaputa.
Venne emanato un decreto penale di condanna nei loro confronti per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale.
Solo nel 2020 vennero a conoscenza di questa operazione contro di loro. Per impedire che il decreto divenisse esecutivo si opposero in tribunale.
Quando uscì la notizia, nacque l'idea di questo film.
A livello stilistico e narrativo mi sono ispirato a un genere di documentario che non tradisce l'etica del documentarista ma riesce a mantenere la finzione/realtà tipica dei film di finzione. Genere che negli ultimi anni è stato definito anche "cinema del reale".
Agostino Marco D'Antonio