QUANDO LE ONDE SE NE VANNO - Parola a Lav Diaz
Un libro per approcciare il cinema (e il mondo) di
Lav Diaz, regista filippino celebrato dai festival e dai cinefili di tutto il mondo ma troppo spesso "stereotipato" come l'autore di film lunghi molte ore, un nome citato magari solo per darsi un tono o per denigrare un certo cinema di ricerca e concetto che appare complesso e lontano dal pubblico.
Il Saggiatore pubblica "
Quando le onde se ne vanno - Conversazioni sul cinema", curato da Michael Guarneri, otto interviste nell’arco di undici anni che "mettono in fila le sue opere e il suo pensiero", ne ripercorrono i film e le opinioni, ne espongono riflessioni e idee sul suo cinema, sul cinema in generale, sul suo Paese e su molto altro.
Dopo una interessante parte introduttiva di biografia e filmografia (raramente come per Diaz è difficile tenere il passo con le varie opere), il susseguirsi delle varie interviste fa entrare chi legge in un mondo (le Filippine) troppo poco raccontato, un Paese con una storia delicata di cui molto poco si parla e che però è fondamentale conoscere per capire esigenze e messaggi del cinema "fiume" dell'autore.
Se è vero che pochi suoi film, al di là del mondo festivaliero, sono visibili in Italia (è uscito davvero solo "
The woman who left" con cui vinse a Venezia), i film di Diaz si possono abbastanza agevolmente recuperare online (lui stesso ne parla nelle interviste, dicendosi sostanzialmente a favore di ciò che altri chiamano "pirateria" per la libera circolazione di certe opere).
Leggere questo libro è importante per colmare la distanza tra chi mai ha approcciato i suoi film (chi lo conosce e lo ama non ha bisogno di una recensione per leggere questo testo, ovviamente), per sentire finalmente vicino un autore che per molti motivi si ha a volte quasi paura di avvicinare e che invece merita un'occasione, merita (almeno) una visione. Quasi certamente ne seguiranno altre.
01/04/2024, 09:19
Carlo Griseri