KILL ME IF YOU CAN - Il 27 aprile in prima visione su Rai3
Stati Uniti, 31 ottobre 1969: un uomo armato sequestra un volo della Twa diretto da Los Angeles a San Francisco. È un italiano di neanche vent’anni, ex marine, si chiama Raffaele Minichiello e sarà il protagonista del dirottamento più lungo in tutta la storia dell’aviazione.
È questa la vicenda al centro di “
Kill Me If You Can”, avvincente documentario trasmesso da Rai 3 in prima visione, sabato 27 aprile 2024 in seconda serata (a mezzanotte e 30).
Minichiello, appena adolescente, era emigrato negli States dall’Irpinia dopo il terremoto del 1962. A soli 17 anni si arruola nel corpo dei Marine e parte per il Vietnam, dove resterà alcuni mesi per poi essere rimpatriato. A quel punto Minichiello fa richiesta all’esercito americano di essere trasferito in Italia. La richiesta è respinta, così come non gli viene corrisposta un’indennità secondo lui dovuta. Il giovane diserta e s’imbarca, armato, sul Boeing che doveva volare solo in California e invece finirà, dopo vari atterraggi e decolli, per portarlo a Fiumicino. Da Fiumicino un’altra fuga, prima in macchina e poi a piedi, ma l’incredibile storia di quest’italiano non finirà qui: il paragone con Rambo (reduce dal Vietnam avvilito dal trattamento ricevuto in patria) esaurisce solo un episodio di una vita con tanti altri colpi di scena, compresa la misteriosa riconciliazione col governo Usa.
Alex Infascelli, fra gli autori più eclettici del nostro cinema recente, ha sviluppato negli ultimi anni una vocazione per il documentario biografico. Dopo aver realizzato “
Mi chiamo Francesco Totti”, nel 2020, comincia a dedicarsi alla poco conosciuta quanto eclatante vicenda di Minichiello “portatore inconsapevole – nelle parole del regista – di verità che nemmeno lui sembra possedere”. Dal punto di vista narrativo si tratta, specifica Infascelli, del “
più onesto dei miei lavori”.
Il documentario è una produzione Fremantle Italia e The Apartment, società del gruppo Fremantle, con Rai Cinema.
26/04/2024, 13:47