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CINEMAMBIENTE 27 - Il programma di sabato 8


CINEMAMBIENTE 27 - Il programma di sabato 8
Il fitto cartellone delle proiezioni del weekend al Festival Cinemambiente si apre nel pomeriggio con il terzo programma di cortometraggi in concorso, che prevede altri quattro titoli (dalle ore 15:30, Cinema Massimo – Sala Cabiria). Bat Boy, dello statunitense Aaron Lemle, è un cortometraggio di fiction di cui è protagonista un ragazzo autistico appassionato di pipistrelli. L’improvvisa scomparsa dei suoi amici dal sottopasso in cui abitano, lo induce a rivolgersi a una biologa per capire che cosa è successo. BeenThere, della regista svizzera Corina Schwingruber Ilić, già al Festival con precedenti lavori, è una riflessione sul fenomeno in costante crescita del turismo veloce. Tra city break, incursioni mordi-e-fuggi nella natura, fulminei giri del mondo, i turisti sono diventati invasori a caccia della foto migliore. Ma oltre alla prova di essere stati lì, che cosa resta?
Film sulla perdita e su come i sentimenti influenzino la percezione dei luoghi e degli spazi, Mango, di Randa Ali, vede la protagonista recarsi dal Cairo a Helwan, desolata località industriale, nella casa del padre, morto da poco, con cui i rapporti erano freddi. Di lui, nell’incapacità di elaborare il lutto, non le rimane che una fragile pianta di mango. Film che invita a valutare bene le nostre decisioni in materia ambientale, When the
Wind Rises, del regista taiwanese Hung Chen, è un cortometraggio di fiction, in cui un anziano pescatore, in un piccolo villaggio di mare, combatte una solitaria battaglia contro l’espansione di una raffineria di petrolio, mentre i suoi concittadini sono tentati dalla prospettiva di un maggior benessere economico.

Le proiezioni proseguono nel pomeriggio con due titoli della sezione non competitiva Panorama. The Perfect Meal (ore 16:00, Cinema Massimo ‒ Sala Soldati), del regista greco Alexandros Merkouris, indaga a fondo le prerogative della dieta mediterranea, le sue virtù universalmente riconosciute e i suoi segreti nascosti. Focalizzato sui più recenti studi su questo tipo di alimentazione, il film, diviso in cinque episodi, spiega, attraverso gli interventi di altrettanti epidemiologi e ricercatori, i meccanismi attraverso cui certi cibi – e certe combinazioni di cibi – possono proteggerci da malattie cardiovascolari e neurodegenerative, cancro, diabete, obesità, infertilità: permettendoci, oltretutto, come ci mostrano gli chef presenti nel lungometraggio, di recuperare piatti delle nostre tradizioni, sani, saporiti e sostenibili.
Common Ground (ore 17:00, Cinema Massimo ‒ Sala Cabiria), di Josh e Rebecca Tickell, è il sequel del precedente film dedicato dalla coppia di registi californiani all’agricoltura rigenerativa, Kiss the Ground, successo internazionale visto da milioni di spettatori nel mondo. Attraverso inchieste giornalistiche e testimonianze di quanti si impegnano sul fronte della sostenibilità alimentare, il nuovo film svela l’oscuro intreccio di potere, interessi economici e politici che sta dietro il nostro attuale sistema di produzione del cibo.
All’agricoltura industriale, che origina da pratiche razziste e in cui oggi lavoratori di ogni colore stanno letteralmente morendo per nutrire la popolazione, il film contrappone il nuovo modello rigenerativo, praticabile anche su larga scala in modo redditizio – come dimostra il protagonista del film, il coltivatore e allevatore Gabe Brown – e al contempo in grado di proteggere il clima, la nostra salute e, soprattutto, il futuro di chi erediterà la terra. Alle nuove generazioni sono, infatti, indirizzati gli interventi delle tante star dello spettacolo che partecipano al film di persona, tra cui Laura Dern, Jason Momoa, Rosario Dawson e Woody Harrelson. Introducono la proiezione gli studenti di EACT - Laboratorio di Comunicazione Ambientale del Corso di Economia dell'Ambiente, della Cultura e del Territorio dell’Università di Torino.

Ancora nel pomeriggio, viene presentata la nuova produzione dei Superottimisti, il film a episodi Cinema e memoria del territorio (ore 17:30, Cinema Massimo – Sala Soldati), composto da cinque cortometraggi che raccontano le altrettante comunità Walser valsesiane (Alagna, Riva Valdobbia, Rima, Carcoforo e Rimella) a partire dal riutilizzo creativo del materiale d’archivio raccolto in quei borghi di montagna dalle tradizioni uniche. Conservati dall’Archivio Superottimisti di Torino, i filmati girati dai cineamatori locali dagli anni ’50 in poi sono stati al centro di un percorso educativo che ha coinvolto cinquanta studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore D’Adda di Varallo Sesia in un laboratorio durato un anno intero: un’iniziativa finalizzata sia a fare conoscere ai ragazzi la storia e le trasformazioni del loro territorio, sia ad avvicinarli in maniera pratica alle tecniche e al linguaggio del cinema. La proiezione, a cui saranno presenti gli studenti partecipanti al laboratorio, gli autori delle riprese amatoriali e i rappresentanti delle comunità e delle associazioni valsesiane, sarà seguita da una degustazione delle eccellenze enogastronomiche della comunità Walser di Carcoforo.

In serata, vengono presentati in successione due titoli del Concorso lungometraggi. Once Upon a Time in a Forest (ore 19:30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), della pluripremiata regista Virpi Suutari, è una moderna fiaba green ambientata nello scenario incantato delle foreste finlandesi di conifere ‒ uno dei grandi polmoni verdi d’Europa ‒ minacciate da attività di disboscamento sempre più intense. Per salvaguardarle, si è mobilitato un gruppo di giovani e giovanissimi, che il lungometraggio segue nell’impari battaglia contro i giganti dell’industria del legno e un sistema politico convinto dell’irrinunciabile centralità dello sfruttamento forestale per l’economia del Paese. Caratterizzato da riprese di rara suggestione, che immergono lo spettatore nel cuore della foresta, il film è un’ode alla magnificenza della natura e ai suoi protettori, espressione di un movimentismo di base in crescente diffusione soprattutto tra le nuove generazioni in ogni angolo del mondo. La proiezione sarà seguita da un incontro con la regista.
Nel secondo lungometraggio in gara nella giornata, The Battle for Laikipia (ore 21:30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), di Daphne Matziaraki e Peter Murimi, il fenomeno del land grabbing si interseca con gli sconvolgimenti del cambiamento climatico e con la complessità dei retaggi coloniali. Il film è girato nella contea keniota di Laikipia, per secoli territorio di pascolo per le greggi dei pastori indigeni, a cui, durante la dominazione inglese, si sono affiancati insediamenti di allevatori bianchi, tuttora presenti. Frutto di due anni di riprese, il film documenta in tempo reale gli effetti della persistente siccità sulle due comunità, tra le quali la progressiva diminuzione delle risorse rinfocola antiche tensioni. La proiezione sarà seguita da un incontro con Maya Craig, produttrice del film.

Sempre in serata, vengono presentati in successione anche due titoli della sezione non competitiva Made in Italy. Con Abyss Clean Up (ore 19:30, Cinema Massimo – Sala Soldati), Igor D’India, videomaker e documentarista specializzato in outdoor e avventura, con l’aiuto di Sea Shepherd e degli scienziati del CNR, è andato alla ricerca delle discariche invisibili, quelle dei rifiuti depositati sul fondo del mare. Il regista ci mostra il risultato sconvolgente delle sue indagini attraverso riprese girate nel corso di un’esplorazione dei canyon sottomarini dello Stretto di Messina in cui sono stati impiegati sia subacquei, sia robot filoguidati (ROV) capaci di scendere fino a 600 metri di profondità. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista. Il secondo titolo, Come quando perché (ore 21:30, Cinema Massimo – Sala Soldati), di Marco Morandi, ci riporta al maggio del 2023, all’indomani della catastrofica alluvione che ha sconvolto la vita degli abitanti della Romagna. Dalle reazioni di chi ha perso tutto, documentate dalle immagini catturate con i cellulari mescolate alle riprese del regista, emerge la testimonianza di una tragedia colta nella sua dimensione più intima, che va oltre la narrazione mediatica. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista.

LA NOTTE DI CINEMAMBIENTE AI MURAZZI. Terminate le proiezioni, l’appuntamento per tutti è ai Murazzi del Po per la notte di CinemAmbiente. Cuore di una serie di iniziative diffuse – organizzate in collaborazione con l’Associazione Murazzi del Po – sarà il Capodoglio dove, a partire dalle ore 22:30, le selezioni global beats ed elettro di Manu Sol e il set tutto da ballare di Pisti intratterranno il pubblico, gli amici e gli ospiti del Festival. Per l’occasione, Porto Urbano e Vermoutheria Peliti’s proporranno cocktail a tema green, appositamente ideati per l’evento. I muri del lungo Po faranno da sfondo alle proiezioni di suggestivi visual a tema ambientale, mentre negli spazi di Contrada di Associazione Murazzi del Po, l’Enoteca Regionale dei Vini della provincia di Torino proporrà dalle 18:30 alle 23:00 una degustazione di vini d’eccellenza del territorio e Ottimo!, gelateria artigianale dalla filosofia green, sarà presente alla serata con due gusti esclusivi dedicati a CinemAmbiente. La nottata proseguirà, quindi, sia al Magazzino sul Po con Suppa, che proporrà un mix di sonorità e generi differenti intrecciati sotto la guida di Luca e Seba in consolle, e sia da Gianca che, invece, ospiterà Savana Potente, una delle serate techno più importanti di Torino, con Yaya e Mauro Bros.

GLI INCONTRI. Gli appuntamenti extracinematografici si aprono in mattinata con l’ecotalk Torino città degli alberi? (ore 10, Fabbrica delle “E”, ingresso da via Sestriere 34), frutto dell’ormai consolidata collaborazione del Festival con Casacomune e dedicato a un tema molto attuale e dibattuto. A partire dalle considerazioni generali sull’importanza del verde pubblico e dalle disposizioni previste da normative e regolamenti, europei e nazionali, che prevedono l’impiego delle risorse forestali a favore di alcune attività economiche senza però rinunciare alla tutela della biodiversità, si esaminerà la specificità della realtà locale nel suo duplice aspetto. Con una superficie del 37% ricoperta da piante, Torino è una delle aree urbane più verdi d'Italia e, nel 2023, è stata riconosciuta dalla FAO tra le “Tree Cities of the world”, qualifica che premia l’impegno delle città nello sviluppare e pianificare progetti di riforestazione urbana e potenziamento delle alberature. Nei fatti, peraltro, reiterati interventi di abbattimento anche recenti hanno suscitato proteste da parte di associazioni di tutela ambientale e del paesaggio e la mobilitazione di comitati cittadini. Sul tema si confronteranno Vittorio Martone, sociologo dell'ambiente e del territorio presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università di Torino, Elena Ciccarello, direttrice della rivista “Lavialibera”, Gabriele Bovio, della Direzione Sistemi naturali della Città Metropolitana di Torino, e Daniele Zovi, scrittore e divulgatore, esperto di foreste e di animali selvatici. Coordinano l’incontro Mirta Da Pra Pocchiesa e Federica Pecoraro, di Casacomune. Al termine dell’incontro sarà proiettato il film della sezione Panorama Walking Forest, di Rose Casella & Floris Leeuwenberg, dedicato a Bosk, l’installazione di land art che nella città olandese di Leeuwarden, per cento giorni, ha trasformato diverse aree del centro prive di verde in boschi rigogliosi. Realizzato da Arcadia, un collettivo di artisti olandesi e internazionali, l’imponente progetto della foresta itinerante, trasportata su carrelli, è un invito a ripensare il rapporto tra uomo e natura anche, e soprattutto, all’interno delle città.
Nel pomeriggio, in occasione della Giornata mondiale degli oceani, saranno ospiti del Festival per un eco-talk Mara Moschini e Marco Cortesi (ore 18:00, Museo Regionale di Scienze Naturali), autori e protagonisti di Green Storytellers. Into the Wild, la docu-serie di Infinity+ che viaggia tra l’Italia e l’Europa, all’interno di parchi, riserve regionali, centri di recupero e oasi, per documentare alcuni dei più importanti progetti WWF per la salvaguardia della natura, al fianco di chi si impegna ogni giorno per un futuro più sostenibile. All’incontro interverrà Isabella Pratesi, direttrice del Programma di Conservazione del WWF Italia, e seguirà la proiezione di Con gli occhi di una balena, primo episodio della terza stagione della docu-serie.

07/06/2024, 11:19