Note di regia di "La Scommessa. Una Notte in Corsia"
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La Scommessa - Una Notte in Corsia", oltre a essere un film ispirato alla nostra straordinaria tradizione di commedia, che Monicelli definì “tragedie che fanno ridere”, ha due caratteristiche che ne determinano la narrazione e la messa in scena: l’unità di tempo e quella di luogo. Tutto in una notte, tutto in un ospedale. Questa impostazione, apparentemente teatrale, ci ha permesso di avvalerci di un cast che, oltre alle evidenti capacità artistiche e comiche, fosse preparato, esperto e particolarmente attento a tali necessità. Lavorando in un ambiente protetto da imprevisti e fattori esterni, gli attori hanno avuto modo di provare e riprovare movimenti e battute, con molta precisione, sempre coordinati con l’altro, come un corpo unico, e con la macchina da presa/occhio che procede nei corridoi labirintici dell’ospedale, senza mai sostituirsi, se non raramente, allo sguardo dei protagonisti, ma li scruta, distorti, senza pietà, per poi abbandonarli a loro stessi, come un Dio vigile ma inerte.
Giovanni Dota