Continua l'avvicinamento al
SalinaDocFest, che si tiene dall’11 al 15 settembre a Salina (Isole Eolie). Dopo aver annunciato i nomi della Giuria per il XVIII Concorso del documentario narrativo (Firouzeh Khosrovani, Andrea Occhipinti e Kasia Smutniak), sul tema Libertà Come essere Liberi e alcuni dei premi che saranno consegnati durante le serate del festival, il festival annuncia la nuova sezione dedicata a Giovani e Scuola e altri prestigiosi riconoscimenti.
Non poteva mancare in una edizione sulla Libertà un omaggio al cinema dei
Fratelli Taviani, sin dalle origini nel Comitato d’Onore del Festival, in memoria della recente scomparsa di Paolo, avvenuta il 29 febbraio scorso. Si mostreranno al pubblico alcune pietre miliari del loro cinema come San Michele aveva un gallo, Padre Padrone, La Notte di San Lorenzo, Kaos e Cesare deve morire. Film che hanno indagato il rapporto tra libertà e rivoluzione, natura e Storia. A ricevere il Premio Omi-Fer, giunto al suo secondo anno, sarò uno degli interpreti storici del cinema dei Taviani:
Claudio Bigagli, il Corrado de La Notte di San Lorenzo, ma anche l’umanissimo Batà dell'episodio di Kaos, Male di Luna, che interverrà dopo la proiezione del film in Piazza a Santa Marina Salina, il 13 settembre. Per ricordare al pubblico del Salina il monito di quel film e dei due maestri toscani: “Quando tutto sembra perduto, tutto si può salvare, se siamo uniti”.
LA Omi Fer srl – sottolinea Omri Taha – è orgogliosa di essere main partner del SalinaDocFest 2024 e di assegnare il Premio OMI FER a Claudio Bigagli, perché crede fermamente nell'importanza di sostenere la cultura e l'arte, strumenti fondamentali per l’espressione della libertà e la crescita sociale. Claudio Bigagli viene premiato per la capacità di esplorare attraverso il suo lavoro il concetto di libertà, spingendo il pubblico a riflettere su cosa significhi essere veramente liberi. I suoi ruoli in film come "La notte di San Lorenzo" e "Kaos" dei fratelli Taviani esprimono una profonda connessione con i temi della liberazione personale e collettiva, offrendo al pubblico una visione potente e poetica della lotta per la libertà.
Il SalinaDocFest non dimentica il mondo giovanile dedicandogli la nuova sezione “Giovani e Libertà / Scuola Libera - Libertà della Scuola”, in partnership con Città di Messina e Città Metropolitana di Messina, con il Premio Crédit Agricole Italia a
Leonardo di Costanzo (A Scuola), il Premio DP World a Sophie Chiarello (Il cerchio). Due nuovi Main Partner che da quest’anno sostengono insieme a noi una nuova politica culturale a sostegno di chi vive la difficile stagione dell’adolescenza.
In post pandemia c’è stato un aumento del 30 per cento dei casi psichiatrici fra gli adolescenti: la malattia mentale è il loro modo estremo di reagire liberamente ad una società escludente e ostile. Lo sanno bene Dimitri e i giovani protagonisti del film Kripton di Francesco Munzi in cura in una struttura psichiatrica della periferia romana per adolescenti, che verrà proiettato in apertura del Festival.
L’unica cura per il disagio giovanile – dichiara la direttrice artistica Giovanna Taviani - è tornare alla scuola come a un luogo in cui si sperimenta la comunità e il dialogo, veri antidoti al male del nostro tempo, la solitudine. E per ridare agli insegnanti la loro funzione di intellettuali, in senso luperiniano, vale a dire di coloro che hanno il compito di trasmettere agli studenti un sistema di valori condiviso, pur nella loro pluralità.
Al ruolo degli insegnanti e alle nuove strategie di insegnamento per una scuola intesa in senso desetiano come “scuola di vita”, è dedicato il documentario “A scuola” (2003), di Leonardo Di Costanzo, che verrà proiettato al SalinaDocFest il 15 Settembre. Un anno di vita di una classe di scuola media in un quartiere periferico di Napoli, per trasmettere la conoscenza là dove la scuola sembra aver perso ogni valore sociale. Al regista, uno dei protagonisti del cinema del reale, pluripremiato nel 2021 con “Ariaferma”, va il Premio Crédit Agricole Italia, che rimarca l’attenzione al mondo dei giovani, i quali rappresentano il futuro del Paese e l’importanza della loro formazione, pilastro fondante per una società equa e inclusiva. Il documentario 'A scuola', mette in evidenza la centralità dell’educare i ragazzi. L’investimento sul fattore umano e professionale rappresenta per il nostro Gruppo un’azione che contribuisce a creare valore sostenibile e duraturo per i territori nel tempo”.
Il Premio Dp World va alla regista e sceneggiatrice
Sophie Chiarello per “Il cerchio”. Prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, “Il cerchio”, racconta la regista, non è un documentario sui bambini, ma con i bambini, un documentario che parla di loro, ma anche di noi, gli adulti; un ritratto del mondo di oggi in cui si specchia quello di domani. Di chi sono i bambini di oggi? Cosa pensano? Cosa vedono e cosa riescono ad afferrare del mondo degli adulti? Per rispondere, Sophie Chiarello decide di seguire per cinque anni gli alunni di una classe elementare, abbassando il suo sguardo ad altezza bambino in modo da catturare il loro punto di vista sul mondo. “Siamo lieti - sottolinea Arash Bayani della DP World Logistics Italy - di premiare la talentuosa regista Sophie Chiarello per il suo documentario 'Il cerchio', un’opera che cattura lo spirito della libertà in maniera unica e commovente. DP World crede fermamente nell’investimento sui giovani e sul loro potenziale per costruire un futuro migliore. La nostra missione va oltre la logistica e il trasporto; siamo impegnati a costruire ponti di conoscenza e comprensione. Sostenere il SalinaDocFest è una testimonianza di questo impegno. Il cinema documentaristico è uno strumento potente che può̀ educare, ispirare e sfidare la nostra visione del mondo.
Ne discuteremo nella tavola rotonda finale del festival, moderata da Giovanna Taviani e Ivelise Perniola “Perché il documentario a scuola?” insieme ai registi presenti e ad alcuni protagonisti del mondo della scuola come Valentina Chinnici (Presidente CIDI nazionale) e Palumbo Editore, da sempre impegnati nell’inserimento del cinema nella manualistica scolastica e nei programmi ministeriali. Interverranno il Sindaco di Messina Federico Basile, l’Assessore ai Grandi Eventi del Comune di Messina Massimo Finocchiaro e il Dirigente della Sicilia Film Commission Nicola Tarantino.
Al festival saranno inoltre consegnati il Premio Palumbo Editore per il Miglior Documentario, il Premio Signum del Pubblico, e il Premio Media Fenix al Miglior Montaggio. Già annunciati il Premio Pistì a Giovanni Calcagno, il Premio Howden a Krypton di Francesco Munzi e il Premio Irritec a Kasia Smutniak, per il suo documentario Mur.