DESENZANO FILM FESTIVAL 6 - Dal 27 al 29 settembre
Inquadratura a campo lungo, anzi lunghissimo: per un grande weekend di cinema (ma corto), senza frontiere né confini.
Desenzano Film Festival, sul lago di Garda la sesta (e fragorosa) edizione: on air da venerdì 27 a domenica 29 settembre 2024, come sempre vista lago, in alcuni degli spazi più iconici della capitale del Garda. La mostra internazionale di cinema breve, mai così internazionale: 1.949 i cortometraggi ricevuti nel bando di concorso (primato assoluto dal 2019) provenienti da 97 Paesi del mondo, 21 quelli infine selezionati e che saranno proiettati al Teatro Alberti, storica location del Festival, e a Palazzo Todeschini, new entry tra i luoghi della rassegna. Per gli appassionati: tra gli special guest anche il montatore di Abel Ferrara e il direttore della fotografia di Andrej Tarkovskij e Nanni Moretti.
Il mondo è in fiamme, spezzato, diviso: “Nello sguardo dell'altro” è il tema della sesta edizione. "
Viviamo in un periodo storico pieno di tensioni, contraddizioni, silenzi e faziosità" – le parole di
Matteo Delai, direttore artistico del Desenzano Film Festival -."
Penso che il cinema abbia la capacità di spezzare queste polarizzazioni, trasportandoci nei punti di vista dell'altro, arrivando ad esplorare luoghi distanti o proiettando mondi ipotetici attraverso le poetiche delle autrici e degli autori. In questa edizione abbiamo scelto una selezione di opere che portano con sé il carico e la responsabilità di questo periodo storico. La nostra intenzione, esplorando anche luoghi di guerra e di tensione, è attivare una riflessione umana dedicata a chi la situazione geopolitica la subisc"e”. In tal senso, in concorso, cortometraggi anche da Israele, Palestina e Ucraina.
Tre giorni di eventi senza sosta. La sezione concorso accoglierà 21 corti provenienti da 17 Paesi diversi: in ordine di apparizione Italia, Finlandia, Canada e Iran (in coproduzione), Argentina, Stati Uniti, Palestina, Francia, Germania, Brasile, Israele, India, Cina, Polonia, Belgio, Olanda, Ucraina, per la prima volta il Myanmar. Saranno proiettati in 6 diversi blocchi, nella sezione Concorso, suddivisi nelle storiche categorie della rassegna, ovvero Animazione, Sperimentale (videoarte), Fiction, Documentari. Non da meno il premio Cinema Lombardia, dedicato alle produzioni locali lombarde e i 6 premi tecnici: regia, sceneggiatura, interpretazione, fotografia, montaggio e suono, per un totale di 1.100 euro di premi in denaro alle opere ritenute più meritevoli dalla giuria. Tra i nuovi luoghi del Festival ci sarà Palazzo Todeschini, il palazzo del turismo affacciato sul porto vecchio: ospiterà venerdì 27 settembre (dalle 21 alle 23.30) le proiezioni dei 7 cortometraggi della sezione Sperimentale. Il cinema tornerà poi al Teatro Alberti, ormai la casa del Festival, un tempo cinema e oggi luogo d'incontro e socialità, location carica di storia per tutto al lago di Garda. Le proiezioni successive sono in programma sabato 28 e domenica 29 dalle 15 alle 17 e dalle 18 alle 19.30.
La giuria di professionisti del “settore Cinema” accoglierà quest'anno: Giuseppe Lanci, direttore della fotografia che dal 1977 ad oggi ha firmato più di 70 film, tra cui Nostalghia di Andrej Tarkovskij, Palombella Rossa e Aprile di Nanni Moretti, collaborazioni con Marco Bellocchio, Lina Wertmuller, Roberto Benigni, Daniele Luchetti; Fabio Nunziata, montatore e regista che nel portfolio vanta sia Ciprì e Maresco che, soprattutto, Abel Ferrara in film come Mary, Gogo Tales, Pasolini, Siberia, Alive in France, Piazza Vittoria; Anna Pennella, casting director e critica cinematografica, già assistente per opere di Alice Rohrwacher, Alessandro Gassman, Gabriele Salvatores, il gardesano Stefano Cipani.
Gli eventi collaterali. Una doppia masterclass aprirà le porte della sesta edizione: venerdì 27 Palazzo Todeschini (ore 17) ospiterà Anna Pennella e una riflessione (anche pratica: giovani e aspiranti attori, a raccolta) sul casting director, cui seguirà (ore 18.30) il dialogo tra Ilaria Feole, critica cinematografica e selezionatrice della Settimana internazionale della Critica (SiC) alla Mostra del Cinema di Venezia, appena rientrata dalla Laguna, e il maestro Giuseppe Lanci, sulla fotografia, l'atmosfera e la luce nel cinema. Il foyer del Teatro Alberti sabato 28 e domenica 29 (dalle ore 15 alle 20) accoglierà due mostre: la mostra di videoarte “C'era qualcosa che aspettava il mio arrivo”, a cura di Salvatore Insana: proiezioni in loop del risultato della prima residenza artistica promossa pochi mesi fa dal Desenzano Film Festival e da Bienno Borgo Artisti 2.0, nel corso nella rassegna Bienno Borgovisioni; l'esposizione del molisano Leonardo Reducci, ingegnere informatico molisano noto per le sue esplorazioni (e contaminazioni) tra arte e intelligenza artificiale, vincitore tra l'altro del bando per la locandina 2024 del Desenzano Film Festival. Musica, maestro: al Teatro Alberti la chitarra acustica di Michele De Vincenti (sabato 28, ore 17) e quella elettrica di Gallus (domenica 29, ore 17). Sabato sera, festa: alle 23 il concerto degli scatenati Slick Steve & The Gangsters, a seguire (ore 00.30) il dj set di Stefano Mendeni per una performance che ricorderà i fasti dello StileMio, piccolo grande locale che nel Bresciano ha fatto comunque epoca. E che festa sia!
Il
Desenzano Film Festival torna in scena con rinnovate energie anche grazie al sostegno (economico e non solo) della Città di Desenzano del Garda. "
L'internazionalità è un tratto sempre più distintivo del Desenzano Film Festival" - commenta l'assessore alla Cultura
Pietro Avanzi - "
che anche quest'anno riesce a portare un respiro globale attraverso i cortometraggi in concorso e le numerose iniziative collaterali. Siamo onorati di poter vantare in giuria figure di spicco che hanno lavorato con registi del calibro di Abel Ferrara, Nanni Moretti e persino Andrej Tarkovskij: è segno della crescente rilevanza del festival nel panorama culturale italiano e non solo. Siamo entusiasti di accogliere opere da tutto il mondo e, per la prima volte, le proiezioni anche a Palazzo Todeschini, luogo storico che aggiunge ulteriore prestigio alla manifestazione. Con le masterclass e gli eventi formativi, infine, offriamo un'esperienza unica a tutti gli appassionati di cinema, consolidando il ruolo del DFF come evento di riferimento per la cultura cinematografica”..
24/09/2024, 10:20