TUC 11 - Luca Canale Brucculeri: "Vi presento H010N"
Il
Torino Underground Cinefest diretto da Alessandro Amato ha scelto di chiudere la sua edizione numero 11 al cineteatro Baretti con un film "di casa", l'ultimo lavoro del torinese
Luca Canale Brucculeri, "
H010N", presentato in anteprima assoluta e capace di far registrare in tempi rapidissimi un beneaugurante tutto esaurito.
Un ottimo inizio, ancora prima di iniziare...
Sì, il film non è ancora uscito, quindi benissimo: ma che ansia! A parte tutto, sono felice perché significa che ho guadagnato un po' di fiducia con i film girati prima, di cui ancora si parla anche se sono piccoli. Ma negli anni continuano a girare, le cose arrivano prima o poi.
La struttura di "H010N" (si pronuncia "olon", NdR) è molto particolare: una voice over quasi costante e molte caratteristiche decisamente insolite in un film.
A me piace che il pubblico si senta partecipe del film, anche con "Onirica" avevo fatto questo gioco. Il discorso metacinematografico mi piace tantissimo.
Questo film poi è nato dal mio amore per le VHS che affittavo in videoteca, è un po' il film che volevo trovare ma non esisteva, con influenze dall'animazione giapponese, da "Kyashan"... La voce off un po' ti avvolge e ti porta dentro la stanza: a quel punto anche tu che guardi ne fai parte.
Si sente forte anche l'influenza del mondo dei videogiochi.
E' costruito quasi come un tutorial da videogioco, vero, con le regole per sopravvivere elencate. Tutto il film è un percorso, c'è un inizio più intimo che serve per crescere con il personaggio: lei va avanti pezzettino dopo pezzettino, avanza nei livelli e acquisisce nuove abilità, mentre lo spettatore acquisisce informazioni sul contesto.
Una produzione indipendente in cui non mancano gli effetti speciali.
Per realizzarlo ci sono voluti più di tre anni, sono partito da un progetto molto più piccolo pensato durante il Covid che poi si è sviluppato in un altro modo. Ci sono molti effetti speciali, sì, la CGI c'è ma è solo funzionale a ciò che accade, se no distrae. Il film è basato su un immaginario cinematografico anni 80/90, quel tipo di scenografia è retro ormai, è servito un lungo lavoro "pratico" sul set e poi la post-produzione. Colori e palette sono stati curati nel dettaglio, sono molto maniaco per quanto riguarda gli effetti visivi.
Dove avete girato il film?
Abbiamo girato ad Avigliana, in provincia di Torino, in un teatro di posa, e anche la parte in esterno sul lago è sempre ad Avigliana. Un film tutto piemontese quindi, abbiamo fatto solo il mix audio a Roma, qui non era possibile.
Inizia il percorso di "H010N" ma in tanti aspettano di vedere il tuo remake di "Torino Violenta", cui lavori da anni.
A novembre inizierò a girare un altro film horror al 100%, che prende spunto dall'odissea visiva di Joe D'Amato, Lucio Fulci e Ruggero Deodato. Amo molto i generi, mi diverto a spaziare, anche se l'horror è sempre il macro-genere, pur se con sfaccettature diverse. Anche il progetto di "Torino Violenta" per me è al confine con l'horror, ma al momento è ancora in gestazione: collaboro molto con gli USA e quello è un progetto molto radicato a livello locale, loro vorrebbero cambiarlo... vedremo.
Ora pensiamo a "H010N", dopo il TUC saremo al FI-PI-LI, poi abbiamo proiezioni in Sicilia e Sardegna, spero di arrivare a Roma e altrove: vogliamo farlo vedere il più possibile.
04/10/2024, 09:00
Carlo Griseri