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FILMMAKER FESTIVAL 44 - In anteprima italiana "Filmstunde_23
(Subject: Filmmaking)" di Edgar Reitz


FILMMAKER FESTIVAL 44 - In anteprima italiana
Si avvicina l’appuntamento con Filmmaker, a Milano dal 16 al 24 novembre 2024. Dal 1980 punto di riferimento per il cinema documentario e di ricerca, fucina di nuovi talenti, occasione d’incontro con i più importanti nomi del cinema del reale e luogo di sperimentazione per le più avanzate frontiere dell’audiovisivo, per l’edizione 2024 Filmmaker propone diverse sezioni di cui due competitive (Concorso internazionale e Concorso Prospettive, quest’ultimo riservato ad autori e autrici italiani fino a 35 anni) con prime italiane e mondiali, masterclass, retrospettive e Filmmaker Expanded, lo spazio dedicato alla realtà virtuale e immersiva. Tra i titoli più attesi, in anteprima italiana fuori concorso, "Filmstunde_23 (Subject: Filmmaking)", il nuovo e acclamato film di Edgar Reitz e Jorg Adolph, applaudito alla scorsa Berlinale dove il grande regista autore di Heimat è stato premiato con il Berlinale Camera Award. È questo il primo degli appuntamenti organizzati insieme a Goethe-Institut Mailand, con cui Filmmaker ha rinnovato la storica collaborazione.

"Finché il cinema non verrà insegnato a scuola, non prenderemo atto della più importante rivoluzione nell'educazione umana": prendendo a riferimento il pensiero di Béla Balász, un giovane Edgar Reitz dà così il via al primo corso di cinema in una scuola di Monaco. È il 1968, la classe è interamente femminile, Reitz a cui è affidato questo esperimento ne documenta le fasi in un film per la tv, Filmstunde (1969). Cinquantacinque anni dopo il regista, divenuto uno dei maestri del cinema mondiale, ritrova le sue allieve di un tempo. "Filmstunde_23 (Subject: Filmmaking)" è la cronaca di questo nuovo incontro, ma soprattutto è una dichiarazione d'amore per il cinema continuando a affermare la necessità di un insegnamento nelle scuole come processo attivo e di partecipazione.

"Oggi grazie alla tecnologia digitale ciò che fantasticavamo con il Super 8, che tutti cioè potessero esprimersi col cinema, è divenuto una realtà" - afferma Edgar Reitz - "Nel ritrovare le mie allieve di tanti anni fa mi sono chiesto cosa avevano vissuto in quel lungo periodo di tempo e se il cinema aveva in qualche modo avuto un ruolo nelle loro vite. Ascoltarle mi ha permesso di costruire una riflessione più ampia sul rapporto fra l’arte, la realtà e la percezione del mondo".

18/10/2024, 11:19