TORINO FILM FESTIVAL 42 - UN NATALE A CASA CROCE di Pupi Avati
Presentato nella sezione Fuori Concorso alla 42.ma edizione del Torino Film Festival il documentario “
Natale in casa Croce” di Pupi Avati che all’età di 86 anni continua a raccontarci storie attraverso il cinema.
La vita di Benedetto Croce, filosofo e senatore italiano, è soprattutto un racconto di sopravvivenza e passione, pieno di tragedie e rivalità intense sin dalla sua prima giovinezza, evidenziando, nel divenire uomo, lo spessore politico, il talento negli studi, la vocazione alla libertà e la visione filosofica. Ed è
Benedetta Craveri, nipote di Benedetto Croce, che ci introduce nella casa di Napoli del nonno nel ricordo dell’ultima cena di Natale prima della sua scomparsa, avvalendosi delle testimonianze di parenti, in un intreccio tra fiction e filmati d’epoca.
Tutto inizia nel 1883, quando un terribile terremoto a Casamicciola lo priva dei genitori e di sua sorella, ma dalla cenere di questa tragedia emerge una forza inarrestabile. Trasferitosi dallo zio Silvio Spaventa (vero uomo del Risorgimento italiano) a Roma, incrementa la sua passione per la filosofia e la letteratura che diventano così la sua medicina contro la depressione e la solitudine, trasformando il dolore in forza e determinazione. I libri diventano così la sua ragione di vita.
Il documentario esplora anche la sua corrispondenza con Giovanni Gentile, i cui carteggi epistolari conservati ad oggi sono circa 2.000. Inizialmente amico e collaboratore intellettuale, fondatori della famosa rivista culturale “La critica” che approfondiva la letteratura, la storia e la filosofia. Amicizia successivamente rinnegata da Croce a causa dell’adesione di Gentile al fascismo. Altre fasi della vita di Benedetto Croce vengono messe in evidenza, facendoci scoprire l’uomo ma soprattutto il suo orientato pensiero europeo, tenace sostenitore della libertà, non violento, in un’Italia ed in un mondo dilaniato dalle guerre e dai regimi.
È da ricordare che, alla fine della sua vita, Benedetto Croce aveva raccolto, nella famosa stanza a 2 piani con soppalco librerie, quasi 80.000 volumi, molti dei quali rarissimi: la più grande collezione al mondo di Gianbattista Vico; manoscritti, opere di estetica, filosofia e storia; soprattutto dei suoi grandi amori: Petrarca, Francesco De Sanctis, il regno di Napoli, il “gran secolo” seicentesco, la rivoluzione napoletana del 1799… e un monumentale epistolario di circa 100.000 documenti.
Documentario distribuito dalla Minerva Pictures.
27/11/2024, 07:52
Luca Corbellini