DIAMANTI - I costumi di Stefano Ciammitti
È stata una cosa molto speciale perché era la prima volta che lavoravo con Ferzan: mi ha dato fiducia, trasmesso grande entusiasmo e libertà creativa. Forse per la prima volta è anche un film sul mestiere del costumista. Per questo motivo Ferzan ha voluto che entrassi già in fase di scrittura e così alle sceneggiatrici Carlotta Corradi ed Elisa Casseri, ho potuto raccontare aneddoti, tic, superstizioni, ma soprattutto immaginare come potesse essere questo abito che le protagoniste tentano di portare faticosamente a termine per tutto il film, tutte le sue fasi e le sue variazioni, come una grande opera architettonica collettiva che le unirà finalmente in una perfetta armonia.
La Sartoria Tirelli Trappetti ci ha accolto nei suoi archivi, il fotografico, il tessile e quello sterminato degli abiti, ma soprattutto ha accolto le attrici che hanno voluto conoscere e imparare direttamente dai gesti e dalle parole delle sarte che ogni giorno lavorano senza sosta e con infinita passione. Abbiamo potuto così documentare, prima di metterlo in scena, la lavorazione dell’abito rosso che ha richiesto più di 160 metri di tessuto, tutto doppiato di crinolina nera. Oltre agli abiti che indossano le sorelle Canova, anche l’abito della Diva del Teatro per Giorni Felici di Samuel Beckett è stata un'impresa, con la sua crinolina di otto metri di diametro e una immensa gonna di stracci.
Che onore e quale emozione poter omaggiare alcuni tra i più importanti costumisti italiani della storia mostrando nel film, tra gli altri; gli abiti scultura di Piero Gherardi per Mina, costumi del mio Maestro Piero Tosi per Luchino Visconti (fino al 1975) e abiti di Danilo Donati, dall’archivio della Sartoria Farani, per il Casanova di Federico Fellini!
Stefano Ciammitti - Costumista
15/12/2024, 14:40