Note di regia di "Where Have You Been"
A volte, nel processo di realizzazione di un film, raramente si ha la fortuna, sia come regista che come essere umano, di avere accesso a una storia per lungo tempo, anche in circostanze difficili, raccontando storie mai raccontate, seguendone il flusso e lo sviluppo, aspettando che raggiungano il loro sviluppo naturale.
È un modo prezioso e meraviglioso di fare film: lento, personale, fatto di relazioni profonde e durature tra i creatori e i personaggi, che non finisce per coprire un singolo evento o ritrarre una storia personale, ma piuttosto un capitolo della storia. Questo documentario incarna questo tipo di cinema, usando il linguaggio del cinema per catturare un momento cruciale nella vita di alcuni personaggi chiave che riassume un'esperienza cruciale dell'umanità in generale.
Il genocidio di Srebrenica è uno degli eventi più studiati e documentati della guerra in Bosnia da un lato, ma restano ancora molti interrogativi sul suo impatto sulla società odierna. Ho trascorso molto tempo nella regione, ho studiato ed esplorato la guerra e le sue conseguenze. Mentre gli anni passano e noi, come comunità globale, cerchiamo di dare un senso al genocidio per andare avanti, credo che non dobbiamo far entrare l'idea che tutte le narrazioni abbiano gli stessi diritti di essere raccontate.
Con questo film ho scelto un punto di vista che, credo, mi ha permesso di ritrarre ciò che Srebrenica ha significato per il nostro mondo attraverso l'esperienza personale dei nostri protagonisti. Ognuno dei personaggi ha avuto un'esperienza diversa del genocidio bosniaco, ognuno dei loro viaggi è stato diverso, eppure tutti si uniscono e continuano a farlo. Documentare la loro evoluzione insieme all'evoluzione di un progetto artistico partecipativo rappresenta un modo alternativo di raccontare la storia dell'impatto del genocidio su una società del dopoguerra, comprese le sue popolazioni della diaspora in tutto il mondo. Le potenti immagini create dal monumento e le relazioni tra i protagonisti catturano la pratica simbolica della collaborazione e dell'azione collettiva per ricordare e prevenire future atrocità.
Mirko Pincelli18/01/2025, 11:12