WAR ON EDUCATION - In sala dal 24 febbraio
Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, l’istruzione è diventata un terreno di scontro strategico: è un fenomeno che affonda le radici in un passato antico, oggi intensificato con la guerra, di proporzioni drammatiche. L’attacco sistematico alle istituzioni educative e al patrimonio artistico-culturale riveste un ruolo cruciale in una guerra ibrida, in cui la distruzione delle scuole e la riscrittura della storia diventano strumenti di dominio e cancellazione dell’identità nazionale.
A tre anni esatti dall’inizio del conflitto, il 24 febbraio arriva al cinema “
War on Education” di Stefano Di Pietro, distribuito da Garden Film che si propone di far luce su questa emergenza ancora poco nota al grande pubblico. Attraverso riprese nelle città ucraine colpite dal conflitto, da Cherson a Kiev, immagini inedite di Mosca e testimonianze esclusive raccolte sul campo, il documentario si addentra nelle vite di studenti, insegnanti e accademici, rivelando la lotta per il diritto all’istruzione.
Circa due asili su tre in Ucraina sono oggi chiusi. Secondo i dati del Ministero dell’Educazione e della Scienza ucraino, oltre 3 mila strutture educative - dagli asili alle università - sono danneggiati o distrutti a causa della guerra, e ogni bambino a 50 chilometri dal fronte non ha accesso ad alcuna forma di educazione, per dovuti motivi di sicurezza. Come ricostruisce nel film Alexander Khrebet, reporter per il Kyiv Independent, oltre 20 mila bambini ucraini dall’inizio del conflitto sono stati deportati in Russia, dove la loro crescita ed educazione oggi è soggetta a percorsi di apprendimento della storia russa - all’interno dei quali l’esistenza della cultura e dell’identità ucraina non è contemplata.
“War on Education” si configura come una testimonianza inedita, capace di restituire non solo la drammaticità degli eventi, ma anche la straordinaria resilienza di chi, nonostante tutto, continua a insegnare, studiare e resistere. Un racconto che supera i confini del conflitto ucraino per diventare un monito universale: la guerra contro l’istruzione è una guerra contro il futuro. Tra le testimonianze, nel film hanno partecipato anche l'attuale ministro dell'istruzione ucraino Oksen Lisovyi e Emmanuelle Abrioux, portavoce dell'ufficio UNICEF di Kyiv.
“Il film si sviluppa in due dimensioni narrative complementari. - racconta il regista Stefano Di Pietro - Da un lato, c’è il racconto del presente: scuole distrutte, bambini e ragazzi che provano a studiare in condizioni estreme, educatori che combattono per mantenere un senso di normalità in un mondo in frantumi. Dall’altro, emerge una riflessione più ampia sul valore dell’istruzione come baluardo contro la barbarie, sulla capacità della conoscenza di resistere anche sotto le bombe. Questa tensione tra documentario sociale e testimonianza storica si traduce in una progressione narrativa che, pur restando ancorata alla realtà, assume un valore universale.”
Il documentario ha avuto la sua prima globale al MACA - Moving Arts Research Center di Amsterdam nel Febbraio 2024, è stato proiettato in piú di 20 Paesi in istituzioni ed eventi come il 33/o Forum Economico di Karpacz (Polonia), il Consiglio D’Europa a Strasburgo, ed è previsto per una proiezione al Parlamento Europeo a Bruxelles nel Marzo 2025. In Italia, ha esordito nell'ambito della sezione 'Speciali' alla 22/a edizione di Alice nella Città a Roma.
10/02/2025, 12:02