TRIESTE FILM FESTIVAL IN TOUR 2025 - Quattro titoli inediti
Trieste Film Festival in Tour, l’iniziativa ideata dal Trieste Film Festival e Lo Scrittoio, torna nelle sale italiane per la sua VIII edizione con una selezione di 4 titoli, provenienti da alcuni tra i principali festival internazionali e che rappresentano un lucido spaccato della società dell’Europa centro orientale e della sua vibrante scena cinematografica.
My Late Summer, di Danis Tanović (vincitore del premio Oscar per No Man’s Land), presentato in anteprima mondiale al Sarajevo Film Festival e candidato agli Oscar per la Bosnia-Erzegovina. Tanović, con il suo ormai noto approccio a tratti comico e a tratti drammatico, racconta il passato e il venire a patti con ciò che ci si è lasciati alle spalle parlando di eredità, perdono e ricerca della propria identità. Una commedia drammatica incentrata su una giovane donna, Maja, che fa i conti con il proprio passato.
Lesson Learned, di Bálint Szimler che si è aggiudicato il Pardo per la Migliore interpretazione femminile ad Anna Mészöly e una Menzione speciale all’ultima edizione del Locarno Film Festival nonché la Menzione speciale anche al Trieste Film Festival. Un ritratto realistico del sistema scolastico ungherese, estremamente rigido, conservatore e impregnato di nazionalismo, che esplora il difficile adattamento di Palkó, un ragazzo trasferitosi dalla Germania. Al suo fianco c'è Juci, giovane insegnante idealista che cerca di introdurre nuovi metodi educativi e supportarlo ma che si scontra con l'ostilità di colleghi e studenti. Il film offre una critica sociale sull'intolleranza e il rifiuto del cambiamento, riflettendo le tensioni della società contemporanea.
Under the Volcano, di Damian Kocur, presentato in anteprima al Toronto International Film Festival e candidato della Polonia per gli Oscar. Ispirato da un fatto di cronaca realmente accaduto il regista decide di mettere in scena attraverso lo sguardo di una adolescente una famiglia della classe media ucraina che, durante un soggiorno a Tenerife, passa dall’essere spensierata e felice a ritrovarsi bloccata e con lo status di rifugiati a causa dello scoppio del conflitto in Ucraina. La nuova situazione mette tutto in discussione all’interno della loro famiglia e fa emergere vecchi conflitti irrisolti, dipingendo un ritratto che mette in luce il senso di colpa verso se stessi e il proprio Paese.
Meat, di Dimitris Nakos, presentato al Toronto International Film Festival nella sezione Discovery, è un film dalle tinte fortemente noir che prende ispirazione dalla tragedia greca e l’ambienta ai giorni nostri, raccontando la storia di un patriarca che si trova a decidere sul destino del figlio e del ragazzo che ha cresciuto per tutta la vita come tale quando una vecchia faida tra vicini sfocia nella violenza.
In merito all’edizione del #TSFFinTour di quest’anno la direttrice artistica del festival Nicoletta Romeo ha dichiarato: Sono felicissimə di portare nelle sale italiane quattro film diversi per temi, stili e latitudini geografiche. Quattro lungometraggi dall’Europa centro orientale la cui capacità narrativa di cogliere la contemporaneità ci fa riflettere sulle sfide e sulle contraddizioni della società odierna.
Dal punto di vista della circolazione nelle sale italiane i responsabili de Lo Scrittoio hanno accettato anche quest’anno questa complessa sfida. Sempre meno sono infatti – sottolineano gli stessi responsabili di questa distribuzione indipendente – gli spazi di libertà che vengono lasciati ad iniziative come il #TSFFinTour nel contesto di un mercato sempre più omologato e controllato dalle grandi realtà distributive. Ancora più forte sentiamo quindi il dovere di lavorare per non disperdere quel fondamentale capitale umano rappresentato dagli spettatori interessati a questo genere di lavori.
Tutti i film saranno presentati in lingua originale con i sottotitoli in italiano.
10/03/2025, 16:00