BFM 43 - TARIKA di Milko Lazarov
Presentato, nella sezione Mostra Concorso della 43.ma edizione del Bergamo Film Meeting, il film
Tarika. Anteprima italiana e terzo lungometraggio del regista bulgaro pluripremiato Milko Lazarov, presente in sala.
Gli istinti protettivi di un padre nei confronti della figlia si scontrano con le convinzioni bigotte ed irrazionali della sua città, in questo dramma splendidamente girato, con una sottile punta di magia. La potremmo definire una “fiaba moderna”, ambientata nella campagna bulgara.
Il nocciolo della storia ha a che fare con una specifica anomalia spinale chiamata “ali di farfalla” (un modo accattivante per chiamare l'effettiva condizione medica delle vertebre di farfalla), che la ragazza ha ereditato dalla sua defunta madre.
Superstizioni, xenofobia, un muro di filo spinato al confine e un discorso antiimmigrati pronunciato dal sindaco alla fiera del paese formano il contesto politico di questa fiaba, dandole appunto quell’attualità che purtroppo sta influenzando il nostro mondo, senza però nulla togliere alla sua forza propulsiva e narrativa. Il direttore della fotografia Kaloyan Bozhilov lavora in modo straordinario con riprese di paesaggi enormemente ampi e primi piani intimi sul volto di Tarika (che parla con lo sguardo), assicurandosi che il mondo del film sia veramente reale anche se qualcosa di magico si intravede.
Il risultato è un affresco meraviglioso della natura e dei primi piani degli attori che, pur nell’assenza di dialoghi, riescono a trasmettere chiaramente le proprie emozioni.
E questo è l’approccio centrale del film, girato completamente in 35 millimetri che è in grado “di far vedere l’invisibile”. Alla fine, non c'è bisogno di sapere o capire cosa succede a Tarika, o perché la gente del villaggio la vede come un capro espiatorio per il peccato, per la malattia e l'immigrazione, il film emoziona e il susseguirsi degli eventi sono facilmente intuibili.
Non possibile non citare l’incantevole interpretazione di Vesela Valcheva, interprete di Tarika, “trovata per caso due giorni prima di partire con le riprese” come spiega il regista.
Un film veramente sorprendente che riesce a toccare le corde emozionali degli spettatori anche se, come precisa il regista, “i miei lavori non sono per il pubblico, ma per la sua anima”.
11/03/2025, 08:15
Luca Corbellini