Note di regia di "Waterdrop"
Nel febbraio 2019 una ragazza adolescente è stata violentata dai suoi coetanei in una piccola città in Albania. Tutte le istituzioni pubbliche e i media sono rimasti in silenzio. La città ha nascosto l'evento, per evitare che la sua reputazione venisse offuscata.
Ciò che mi ha colpito di più è stato il modo in cui le madri dei ragazzi accusati hanno tentato di giustificare le azioni dei loro figli, mentre scaricavano la colpa sulle vittime. Molti di questi ragazzi provenivano da famiglie in cui i genitori ricoprivano posizioni di potere istituzionale.
Durante questo periodo, i miei due figli adolescenti avevano amici in comune con alcuni di questi ragazzi. Ciò che mi preoccupava particolarmente era la loro mancanza di reazione a questi eventi. Come genitore, mi sono trovato in un dilemma morale. Come artista e attivista per i diritti umani, mi ero spesso confrontato con coloro che ricoprivano posizioni di potere. Sono rimasto incuriosito dall'idea di esplorare i loro dilemmi morali quando i loro figli affrontano problemi così seri.
Non volevo fare un film sullo stupro, ma esplorare le cause di questo crimine atroce. Qual è il rapporto della società con la giustizia? In una società in cui la corruzione ha sostituito la bussola morale, i confini tra bene e male, vittima e carnefice, criminale e accusatore, colpevole e ferito, sono stati sostituiti da una connivenza ciclica, in cui i ruoli si alternano in perpetuo. Con una tale realtà come sfondo sociale, ho voluto fare un film su una madre che vuole sapere la verità sul figlio stupratore, anche se il suo crimine rispecchia il modo in cui ha costruito la sua vita.
Carriera o famiglia? Educazione dei figli o benessere? Falsità o verità? Questi dilemmi accompagnano gli individui in ogni società, da quelle più arretrate a quelle più moderne...
Robert Budina20/03/2025, 18:04