CHARLOTTE, UNA DI NOI - Una donna e la schizofrenia
Con molto coraggio,
Rolando Colla torna al cinema parlando di schizofrenia. “
Charlotte, una come Noi”, affronta un argomento difficile raramente trattato con successo sul grande schermo, se si esclude quel piccolo capolavoro del 1968 di Nelo Risi, "
Diario di una Schizofrenica". E il regista svizzero di origini italiane, classe 1957, mette a punto un bel film di quelli che arrivano al cuore dello spettatore.
Al centro della vicenda, una donna chiamata Charlotte, affetta da quella malattia che la porta a vivere instabilmente ogni attimo della propria vita. Colla è abituato a indagare ottimamente le anime dei personaggi, anche quelli tormentati come Charlotte.“
Io non so come funziona la vita. Devo ancora imparare. Ma non so come si impara” pronuncia Charlotte in un momento di tenera lucidità. E il senso del film sta proprio in questa frase. Come può imparare a vivere, una donna schizofrenica che ha sempre vissuto isolatamente in compagnia di un padre violento e minaccioso? Come è possibile far uscire la povera Charlotte da questo isolamento fisico e psicologico che la rende ancora più fragile? La sua vita è scandita da un quotidiano fatto di poche cose. Immersa nella natura, Charlotte ama le sue galline con cui stabilisce una relazione affettiva. E poi le sue strane sculture dai volti vagamente umani. Dopo un malore del padre che sarà ricoverato in clinica, Charlotte sarà ancora più sola. In suo soccorso ecco il fratello più giovane che la costringe (per il suo bene) a trasferirsi altrove, imponendole altri ritmi che metteranno ancora più in crisi la povera Charlotte. Lei troverà un mondo tutto da scoprire, che forse peggiorerà la situazione. La convivenza con il fratello si rivelerà un fallimento, nonostante insieme si trovino a ripercorrere il loro passato. Charlotte ha bisogno del suo mondo, dei suoi silenzi, di quella “bolla protettiva”chiamata natura. Di sicuro, la migliore medicina“Io sono anche un po’ sana” urla rabbiosa al fratello.
Con il suo nuovo film, Rolando Colla costruisce sapientemente il ritratto di una donna, sempre in bilico tra tenerezza e reazioni imprevedibili, sempre in bilico tra follia e disperazione. Uno splendido ritratto che svela lo straordinario talento dell’attrice ceca
Linda Olsansky che per questa performance si meriterebbe la nomination a tutti i premi d’Europa.
27/03/2025, 09:39
Federico Berti