Sinossi *: Entroterra abruzzese. Mario Ferzetti (Giampiero Mancini) ha un’avviata impresa edile e una famiglia apparentemente felice composta dalla moglie Anna e dai due figli, Gianni (Cristiano Di Felice), agente immobiliare per conto dell’impresa di famiglia, e Marco (Alessandro Di Felice), studente di filosofia all’Università di Bologna. Un investimento sbagliato fa fallire l’impresa. Marco è costretto a ritornare al paese, mentre Gianni si ritrova improvvisamente senza lavoro. Ma per fortuna ci sono gli amici di sempre. Nulla è cambiato e il Pirellone, una sorta di “centro sociale” fondato un decennio prima, esiste ancora. Gianni e Marco con i vecchi amici si ritrovano per un po’ a vivere una seconda adolescenza, ma da adulti è un “gioco” che regge poco. Per i due fratelli la perdita dei propri obiettivi e lo sgretolarsi delle certezze che si erano costruiti cambierà il corso degli eventi. Ma il vero problema è la mancanza di comunicazione. Non tutti sono capaci di migliorare la propria vita. Il futuro non è scritto. “Appartenere allo stesso codice genetico non determina un legame”, recita lo slogan con cui si presenta il film, “i legami vanno costruiti con la comunicazione evitando l’orgoglio”. Il corso degli eventi rappresenta per alcuni la possibilità di scegliere coraggiosamente una vita diversa, ma per altri sono forse meglio le false certezze. Per altri "Non lo So"...