Sinossi *:
Questo docu-clip è dedicato a Nicola Arigliano, il crooner di Squinzano, in provincia di Lecce, assurto al rango di performer di culto grazie a una voce che gli è valso l'appellativo di "Frank Sinatra italiano" e a una mimica facciale unica e inconfondibile, messa anche al servizio della pubblicità (negli anni settanta Arigliano è entrato definitivamente nell'immaginario popolare e nella storia del costume italiano grazie agli spot del digestivo Antonetto). È proprio il volto di Arigliano il protagonista principale del cortometraggio. Al ritmo dello swing di Merci beaucoup (il brano di Gorni Kramer che dà il titolo al lavoro), le espressioni, i tic, gli sguardi improvvisamente elettrici di Arigliano si (s)compongono come in un quadro cubista. Girato durante un concerto dal vivo (in cui Arigliano è accompagnato da Franco Cerri e Dario Lapenna alla chitarra, Elio Tatti al contrabbasso e Giampaolo Ascolese alla batteria), merci beaucoup alterna momenti in-synch e fuori-synch, da cui quel "non sempre" che non è semplicemente un "non sempre si può dire grazie." E mentre il soffitto minaccia di schiacciare pubblico e musicisti (con la stessa vertigine con cui i soffitti incombono nell'Otello di Welles), la videocamera galleggia intorno ai protagonisti, viene scossa - letteralmente - dall'assolo di Cerri, indugia brevemente sulla batteria di Giampaolo Ascolese per essere di nuovo, inevitabilmente, attratta dal magnetismo di Arigliano. Impossibile non urlare, insieme a lui, "go, man!"



Note:
Vincitore del Premio Rock Targato Italia 2001 per l'Innovazione della regia nei Videoclip.

ULTIME NOTIZIE