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Trento Film Festival: "Non si può nulla contro il vento", un gioco riuscitoSinossi *: Una serie di sequenze di paesaggi ripresi in uno spazio di 60 chilometri compongono mosaici di luoghi e assi di riferimento in continua trasformazione e che non esistono nei nostri dintorni.
In questo video i corpi non sono vicini 0 lontani.
Sono grandi 0 piccoli. GIi orizzonti cambiano e nessuno spazio e indipendente da chi 10 guarda. Incorporando solo memoria, iI paesaggio e visto in una varieta di velocita e movimenti che applicano una logica corporale alia visione.
Quello che scorre oltre iI muro del nostro orizzonte, scorre sullo stesso piano. E i piani stessi scorrono. GIi orizzonti cambiano. Ogni esse re vivente resta all'interno di una propria bolla che contiene tutto cib che per lui e visibile e iI suo spazio mantiene la solid ita della propria struttura.
In "
Non si può nulla contro iI vento" la visione e una proiezione individuale su un luogo, I'azione e I'uso individuale 0 collettivo di un ambiente e iI paesaggio e una visione priva di azione.
In questo video iI cielo viene usato come "blue screen" e le singole sequenze di ogni paesaggio composte in multilivello creano, nell'assemblaggio, un luogo che non esiste nella realta.