Recensioni di :
-
Cinemambiente 2011: "Oil Secondo Tempo", gli scheletri nell'armadio dei MorattiSinossi *: Per un paese, come l’Italia, povero di fonti energetiche fossili, la politica petrolifera è sempre stata un problema delicato. Prima che si delineassero possibilità di produrre energia da fonti rinnovabili (sole, vento), negli anni 1950 e per breve tempo la politica dell’Eni tentò di opporsi allo strapotere delle “sette sorelle” tramite una presenza insieme aggressiva e paternalistica nei paesi del terzo mondo.
La morte di Enrico Mattei, nel 1962, pose termine a questo tentativo. La posizione di Angelo Moratti, che pure Mattei aveva favorito, fu diversa sin dall’inizio, e la nascita della SARAS fu fortemente favorita dagli accordi con la Esso. Dopo anni di disinformazione e di passività (anche sindacale) su questo problema, la correlazione fra l’industria petrolifera, chimica e petrolchimica, e i danni alla salute di lavoratori e cittadini, emerse chiaramente negli anni 1970 a opera di organizzazioni di base di lavoratori, medici e tecnici della salute.
Nel corso del processo contro Enichem e Montedison (1998) per le morti e i danni ambientali causati dal Petrolochimico di Porto Marghera con le lavorazioni di CVM e PVC, con la condanna dei dirigenti in secondo grado nel 2004, tale relazione venne provata e riconosciuta. Anche gli studi compiuti a Sarroch nel 2008 suggeriscono una possibile correlazione fra presenza industriale e malattie tumorali e respiratorie. La sicurezza sul lavoro è un fattore fondamentale, specialmente nelle industrie che trattano un materiale così pericoloso e potenzialmente devastante come il petrolio.
Quattro dirigenti SARAS e il rappresentante legale di una ditta di appalto, la Comesa, sono imputati nel processo che si svolgerà tra aprile e maggio presso il Tribunale di Cagliari per la morte di tre operai della Comesa il 26 maggio 2009. Secondo i pubblici ministeri quella tragedia è attribuibile alle carenze nelle procedure di sicurezza. Il sindacato FIOM-CGIL è stato ammesso come parte civile. Oltre ai “necessari” rapporti con la politica (un campo nel quale la famiglia Moratti si è dimostrata molto attenta ed equanime, distribuendosi accortamente fra destra e sinistra), anche la presenza nello sport nazionale è fondamentale per gli industriali, per aumentare la propria popolarità e produrre consenso.
Ma ciò che può sembrare un elemento quotidiano nel nostro paese, e in genere in Occidente – tanto da farci dimenticare che possano esserci relazioni tra gli utili della SARAS e gli splendori dell’Inter – diventa molto più inquietante quando vediamo le magliette delle squadre del cuore indossate dai bambini africani. L’Africa è così colonizzata due volte: con il saccheggio delle materie prime della loro terra, e con l’occupazione del loro immaginario.