Sinossi *:
Leo Di Leo vive per riuscire a vedere pubblicato un suo libro. Per ispirarsi va a Sarajevo a soli tre mesi dalla fine della guerra (1996). Qui trova un diario (di Ivan) che sarà fonte e titolo del suo libro, ma che intanto è fonte di guai. Viene arrestato, processato, scagionato. Questo lascerà in lui la strana convinzione che con la legge e il carcere si può giocare. Sette anni dopo infatti approfitta del suicidio del suo editore, che non voleva più pubblicargli il libro, per farsi pubblicità dichiarandosi autore dell’omicidio. Ha studiato tutto. Ha in tasca la lettera dell’editore che scagionandolo è l’assicurazione nel caso qualcosa vada male. Cosa che non dovrebbe accadere perché con l’avvocato giusto ritiene di venir scarcerato poco dopo, e nel contempo diventare un best seller. E tutto va come previsto infatti, tranne la sua permanenza in carcere che gli diventa insopportabile per la violenza degli altri carcerati. La situazione precipita e Di Leo tira fuori la lettera dell’editore anche se in questo modo rovina il suo avvocato. Ottiene di uscire ma perde la fama ed il suo libro non vende più. Non è più un personaggio e quindi non interessa più. La cosa gli è insopportabile e lui torna nuovamente a chiedere aiuto al grande avvocato. Questo di istinto gli dà un consiglio altrettanto incredibile : “Ucciditi! Il pubblico vuole emozioni forti per decretare il successo. Ci vuole una morte”.

NOTIZIE 'Per Giusto Omicidio'

Libri


Libro sul film "":
"Gli Invisibili - 2000-2010. Dieci anni di cinema nascosto"
di Umberto Berlenghini, 250 pp, 2012
prezzo di copertina: 22,00

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