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L'Amata e l'Assassino. Malizia e Innocenza del Cinema. Con DVD" (libro pubblicato sulla sceneggiatura del film "Storia di una Donna Amata e di un Assassino Gentile") di Luigi Monaldo Faccini, Marina Piperno, 336 pp, I Libri dell'Ippogrifo, 2010 Al libro hanno collaborato: A. Barbera, S. Della Casa, M. Morandini,
P. Spila, P. Pruzzo, A. Bernardi, P. Bertelli, S. Borelli, G. Quilici,
S. Beccastrini, N. Bruzzone, N. Lodato, F. Prono... Questo risulta fuori catalogo
Libri
Biografia:
Marina Piperno (Roma, 22 marzo 1935) è stata giornalista de Il Paese, dove si occupava di sport e cinema. Negli anni sessanta si dedica alla produzione cinematografica, fondando nel 1962 la casa di produzione REIAC film: prima donna italiana a ricoprire questo ruolo, i suoi lavori sono incentrati sulle tematiche sociali e politiche che l'avevano contraddistinta come giornalista. Dagli anni settanta le sue produzioni sono in collaborazione con la RAI. Marina Piperno ha 25 anni quando produce il suo primo film: 16 o...visualizza tuttoottobre 1943, sulla razzia tedesca del ghetto ebraico di Roma e la deportazione ad Auschwitz di oltre mille persone, infrangendo il silenzio sceso sulle leggi razziali e la shoah. Ebbe la nomination all'Oscar. Era il 1961 e l'anno successivo fonda la Reiac Film con Ansano Giannarelli e Piero Nelli, percorrendo le strade di un cinema antropologico e storico che nessuno allora praticava. Esemplare è la spedizione africana da cui nacquero Diario di bordo e Labanta negro. Per l'insieme della sua produzione documentaristica Marina Piperno riceve il nastro d'argento negli anni 1967-68. Labanta negro, targa leone d'oro a Venezia nel 1967, diventa prova testimoniale all'ONU contro le violenze dei portoghesi in Guinea Bissau. Per finanziare il proprio cinema di ricerca, produce film industriali e pubblicità, aprendosi alla collaborazione con la Rai per inchieste innovative e film sperimentali. Il suo primo film di fiction è Sierra Maestra (1968-69): con la regia di Ansano Giannarelli racconta la fine violenta di Guevara e le ambiguità di Regis Debray, un giornalista francese che l'aveva raggiunto in Bolivia e, forse, tradito. Negli anni del digitale Marina Piperno lavora ancora più intensamente. Con Luigi Faccini fonda e presiede Ippogrifo Liguria, proseguendo nella raccolta di testimonianze contadine e operaie che diventano libri o documentari. Oggi, Marina Piperno ha firmato una corposa autobiografia, Eppure qualcosa ho visto sotto il sole (ed. All Around) e il film La valigia della Storia, regia Luigi Faccini, da mesi in tour nelle università.