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Recycled cinema" di Marco Bertozzi, 142 pp, collana Saggi. Cinema, 2013 "Recycled cinema" è un libro sul riuso delle immagini. Una pratica crescente del cinema contemporaneo che trae linfa dal suo passato per creare nuove esperienze della visione. Un'attenzione al riciclo nimico capace di coinvolgere home movies, sequenze del cinema muto o frammenti televisivi. E infine, come insegnano Guy Debord e Jean-Luc Godard, l'intera storia del cinema, considerata un immenso giacimento per scavi della visione migrante... (continua). Distribuite in rete, nel normale circuito cinematografico o, sempre più, in quello espositivo-museale, sono opere che amplificano i ludici montaggi delle avanguardie artistiche - dal collage al ready-made - con forme di editing sperimentale, per un cinema al tempo stesso archeologico e in digitale. Una cultura visiva meticcia, fra videoarte, cinema d'artista e sperimentazioni documentarie che definisce il found footage film. Un fenomeno nazionale - fra gli altri, si pensi ai lavori di Paolo Gioli, Alina Marazzi, Roberto Nanni, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi - e internazionale, con le opere di Bill Morrison, Cécile Fontaine, Gustav Deutsch, Peter Forgàcs... Il libro è il primo tentativo italiano di una riflessione teorica e attraversa orizzonti estetico-filosofici e di politica culturale. Marco Bertozzi pone una serie di stimolanti interrogativi anche a partire dalla sua esperienza diretta, maturata sia in istituzioni archivistiche sia in qualità di regista cinematografico. prezzo di copertina: 18,00 €
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Storia del Documentario Italiano. Immagini e Culture dell'Altro Cinema" di Marco Bertozzi, 359 pp, Marsilio, collana Biblioteca, 2008 Dai primi filmati sulle bellezze artistiche del Paese ai cinegiornali del Luce, dalle sperimentazioni delle avanguardie ai manifesti politici del '68, dai critofilm di Ragghianti ai docufilm della rinascita degli anni novanta: tendenze, autori, governo, operatori culturali, industria, istituzioni pubbliche, televisione, e poi ancora De Santis, De Martino, Pasolini, Olivetti, Antonioni, Zavattini fino a Grifi, Alina Marazzi, Francesca Comencini... (continua)... l'Italia si guarda dentro e si fa guardare. Dai contadini del sud agli operai delle nuove industrie, dalle campagne di colonizzazione in Africa alla ricostruzione del dopoguerra, dagli interni borghesi alle giornate di Genova 2001, una storia appassionante di un patrimonio inestimabile. L'autore, documentarista e docente universitario, "cuce" settori solitamente distanti fra loro, aspetti tecnico-pragmatici con riflessioni teorico-estetiche in un racconto illustrato, con foto prese in cineteche e archivi personali. prezzo di copertina: 30,00 €
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L'Occhio e la Pietra. Il Cinema, una Cultura Urbana" di Marco Bertozzi, 176 pp, Lindau, collana Spettacolo e Comunicazione, 2004 Seduto in platea, custode di un prezioso deposito emozionale, l'homo cinematographicus s'incammina per una sterminata iper-città del ricordo: in essa, i legami non derivano da logiche sociali quanto dalla tacita comune appartenenza a una condizione, quella spettatoriale, segnata dalla costante ridefinizione dei confini identitari. Città di pietra - Parigi, Torino, Roma, Rimini - e città immaginate - da registi come Kubrick, Hitchcock e Wenders si rincorrono in una mirabile profusione di punti di vista, tracciando un'urbanistica del sentire in cui la condizione di "cittadino del cinematografo" è l'ibrida esperienza comunitaria che ci resta... (continua). prezzo di copertina: 19,00 €
Documentarista, storico del cinema, fa parte di quel gruppo di autori che negli ultimi anni ha contribuito alla riscoperta e alla rinascita del cinema documentario italiano. Si laurea in architettura nel 1989, all’Università di Firenze, con un documentario su Rimini, la sua città, e studia cinema con Ermanno Olmi, a Ipotesi cinema, e al DAMS di Bologna. Realizza film sugli immaginari urbani e sulle identità culturali fra i quali “Note per quattro amici” (1992, Gabbiano d’argento ad Anteprima di Bellaria), "Rimini...visualizza tuttoi Lampedusa Italia" (in concorso al Torino Film Festival 2004, premio Roberto Gavioli per film sul mondo del lavoro), "Appunti Romani" (2004, presentato al Festival di Locarno e alla galleria Jeu de Paume di Paris e vincitore, fra gli altri, del Mediterraneo Video Festival di Paestum e della Mostra Big Screen 2006, in Cina), “Il senso degli altri” (vincitore del Sole e luna doc Festival di Palermo, 2008), “Predappio in luce” (2008, presentato al Festival del Film di Roma e vincitore del Festival del Cinema d’Arte di Asolo). Dopo il dottorato in Storia e filologia del cinema (Università di Bologna e di Paris 8) insegna Cinematografia documentaria al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, all’Università Roma Tre e alla Facoltà di Beni Culturali dell’Università di Macerata. Attualmente è Professore associato alla Facoltà di Design e Arti dell’Università IUAV di Venezia. Ha pubblicato, fra gli altri, "La Veduta Lumière". "L’Immaginario Urbano nel Cinema delle Origini" (Bologna, 2001), "L’Occhio e la Pietra". "Il Cinema una cultura Urbana" (Torino, 2003) e curato "L’Idea Documentaria". "Altri Sguardi dal Cinema Italiano" (Torino, 2003) e "Schermi di Pace" (Roma, 2006). La sua “Storia del documentario italiano” (Marsilio, 2008) ha meritato il Premio Domenico Meccoli e il Limina Awards 2009 quale miglior libro di cinema dell’anno.