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Mario Bernardo "Radiosa Aurora". Una Vita Dedicata al Cinema e alla Fotografia" di Adriana Lotto, Mirco Melanco, Romina Zanon, 200 pp, Il Poligrafo, 2024 Capo partigiano durante la Seconda Guerra mondiale, primo presidente dell’Anpi del Veneto, divulgatore del cinema neorealista nel secondo dopoguerra, Mario Bernardo diventerà un valente direttore della fotografia cinematografica (spesso lui stesso regista, sceneggiatore, montatore). Lavorerà, tra gli altri, per due film di Pier Paolo Pasolini, oltre a realizzare film documentari in Italia e all’estero... (continua). Negli anni Sessanta brevetta numerose macchine per effetti speciali e collabora con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dove insegnerà Tecnica cinematografica per venticinque anni. Un poliedrico personaggio noto anche in ambito internazionale, sia per le collaborazioni didattico-sperimentali sia per i film girati in nazioni lontane ed esotiche come lo era la Cina negli anni Settanta. Il presente volume, tracciando un’analisi della sua vita e della sua carriera, fa emergere il ritratto di un uomo risoluto e tenace, che, cresciuto in montagna, ha vissuto a Roma per circa sessant’anni per poi girare l’intero pianeta da vero viaggiatore. Un umanista e un idealista di grande profondità introspettiva, ma anche un tecnico alla continua ricerca di sperimentazione e innovazione. prezzo di copertina: 26,00 € Questo risulta fuori catalogo
Libri
Biografia:
Regista, documentarista e docente universitario. Ha firmato come regista, in coppia con Gian Piero Brunetta, una quarantina di videoinstallazioni per mostre in cui il cinema è la fonte primaria (M.O.M.A. di New York, MART di Rovereto, Triennale di Milano, Cinecittà Spa, Museo Scienze Naturali di Trento). Dal 2002 insegna Cinematografia documentaria presso il DAMS dell'Università di Padova dove dirige il Laboratorio di videoscrittura. Ha realizzato "La voce del silenzio: un omaggio a Vittorio Martinelli" (1998), "U...visualizza tuttoUrussanga: emigrati veneti nel Brasile del Sud" (1998), Premio Città di Pordenone 2000), "Annarosa non muore" (2002) e "Una terra di recuperanti" (2003) con Mario Rigoni Stern ed Ermanno Olmi. Per Radio Uno Rai ha curato 'Radiocelluloide' in 115 puntate (1997). Dal 1991 ha pubblicato saggi sul cinema italiano e sulla trasformazione del paesaggio.