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Roberto Roberti

24/07/1879 - 10/01/1959
Torella dei Lombardi (AV), Italia

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Roberto Roberti


Biografia:
Roberto Roberti (nome d’arte di Vincenzo Leone, padre del regista Sergio Leone) nasce a Torella dei Lombardi in provincia di Avellino il 24 luglio 1879 da una facoltosa famiglia. Si laurea in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli per volere dei suoi genitori che non vedevano di buon occhio una carriera artistica per il figlio. Durante l’università iniziò a frequentare gli ambienti culturali e intellettuali napoletani grazie all’amicizia con il giornalista Eduardo Scarfoglio. Il punto di svolta arrivò grazie alla sua vicinanza con il poeta Gabriele d’Annunzio che lo introdusse nel mondo del teatro e che lo portò ad ottenere un contratto di cinque anni nella compagnia teatrale della grande Eleonora Duse. Per nascondere la sua professione artistica alla famiglia, decise dunque di adottare lo pseudonimo di Roberto Roberti. Nel 1911 ottenne il suo primo contratto cinematografico per la Aquila Films di Torino, dove ebbe il suo primo e unico ruolo da attore nel film La bufera (Alberto Carlo Lolli, 1911). Successivamente, la Aquila Films gli affidò il ruolo di direttore artistico, esordendo con il suo primo film La contessa Lara (1912). Fu proprio grazie al lavoro presso l’Aquila Films che Roberti conobbe la sua futura moglie Bice Waleran (all’anagrafe Edvige Valcarenghi), che sposò nel 1914 e dalla cui unione nacque il suo unico figlio, Sergio. Per l’Aquila Films diresse numerosi lungometraggi dal 1913 al 1915 e, dopo il fallimento della casa di produzione nel 1917, venne chiamato a Roma dalla Caesar Film. Fu proprio qui che inizia il suo lungo sodalizio artistico con la diva Francesca Bertini, che terminerà con il film Voglio a tte! (1921, uscito nel 1925), con l’ultima apparizione della Bertini che segnò il momentaneo ritiro dalle scene della diva. L’interruzione del rapporto artistico con Francesca Bertini portò ad una battuta d’arresto della carriera del regista, che produsse successivamente solo altri pochi film, come La bocca sulla strada (1941) e Il folle di Marechiaro (1952) con la sceneggiatura di Guglielmo Giannini. Morì nel 1959 dopo essere ritornato nel suo paese natio.
(ultima modifica: 24/10/2023)



Premi e nomination