Sinossi *: Estate. Esterno giorno. Sereno splendente di sole. Ore di controra; ognuno si rincuccia dove può in attesa della sera che consola. Tempo di quarantena che riempie di accidia e svuota la volontà. Uno spazio sospeso tra l’intorpidimento e l’attesa di una ripresa. Immobile chi lo abita, così da farlo sembrare contestualmente vuoto e pieno.