Sinossi *: Una visione; una storia diversa della presa di coscienza del potere femminile, quello esistenziale, quello dell’auto-riconoscimento come colei che ha in mano le redini della vita e la storia spirituale dell’umanità. Non c’è bambino che diventi uomo, né uomo che sappia costruire e non distruggere, se non passa attraverso una donna capace di riconoscere e assumersi la potenza (ri)generativa, biologica e simbolica, del femminile, accettando pienamente il compito – sia pure simbolico – del “mettere al mondo” e dell’“avere cura”, scegliendo tra le possibilità dell’amore e dell’odio. Un potere che richiede, piuttosto, dissimmetria e disparità, tra chi ‘opera nel mondo’ e chi insegna a stare al mondo, dovendo rispondere di questo inalienabile e delicato compito all’umanità intera.
Power racconta questo mettendo in scena la metafora provocatoria di una donna che Nutre le creature del contorno domestico, esposte e vulnerabili, con un atto dal grande potere simbolico la cui ripetizione svela l’inosservata sovranità di chi detiene il destino degli esseri che sono e che verranno...