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TFF33 - "Prima che la vita cambi noi", il 68 a MilanoSinossi *: Nel febbraio 1967 il prefetto di Milano scrive: "Hanno fatto la loro apparizione in modo sempre crescente i giovani, i cosiddetti “capelloni” […]. Il loro orientamento politico č in prevalenza anarchico libertario, altri si ispirano alla non violenza, all’obiezione di coscienza. Dichiarano di operare con il loro cervello contro tutte le forme di paternalismo borghese, rifiutano la famiglia con tutte le sue costrizioni e repressioni sessuali". Il film racconta la nascita della controcultura giovanile nel periodo precedente il Sessantotto: l’altra faccia del movimento – spesso dimenticata dalla narrazione storica – che rifiutava la violenza e al marxismo preferiva la beat generation o il movimento hippy.