Sinossi *: Qui non si muore è la storia di 3 ex partigiani, e un ex militante fascista, che decidono di ripopolare il loro borgo abbandonato da tutti i giovani. In paese infatti vivono soltanto 39 persone, tutte oltre i settanta anni e non nasce un bambino da oltre 30 anni. Così, una sera, durante una delle loro solite feste, i 4 vecchietti decidono di nominare sindaco, a sua insaputa, il figlio di una di loro, un giovane ingegnere informatico, omosessuale e con molte idee nella testa e, mentre il ragazzo, ignaro del piano, va a trovare sua mamma che si finge gravemente malata, gli altri 3 vecchietti gli sottraggono il portafogli dalla giacca e lo candidano a Primo Cittadino. Dopo poche settimane viene eletto il Sindaco più giovane d’Italia, ovviamente a sua completa insaputa. Simone dopo avere appreso la notizia decide di dare le dimissioni sentendosi tradito da sua mamma, ma ben presto, ci ripenserà e accetterà di amministrare quel comune dove per molti anni ha vissuto. Il ragazzo, appoggiato e sostenuto da Don Gaetano, interpretato dal David di Donatello Tony Sperandeo, che interpreta il ruolo di un parroco dalle vedute moderne e messo al “41bis” dalla Curia, attuerà politiche innovative e promuoverà il suo borgo tramite il web. Simone nominerà altresì assessori i 4 arzilli vecchietti, insegnando loro le nuove tecnologie da sfruttare per promuovere il territorio. Le sue idee piaceranno molto ai giovani: e così, dopo molto tempo, all’ufficio anagrafe vengono censiti due nuovi abitanti che da lì a poco faranno ritornare la vita in paese. Nascerà un bambino che prenderà il nome di Salvatore. Quando tutto sembrerà andare per il meglio occorrerà l’intervento del Presidente della Repubblica.