Sinossi *: Un documentario che restituisce al mondo, a cinquecento anni dalla sua scomparsa, il genio universale e sensibile di uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano: Raffaello Sanzio.
Accompagnati dallo storico dell’arte Luca Tomìo, abbiamo deciso di iniziare il nostro viaggio dalle atmosfere rinascimentali del natale Ducato di Urbino, così da ripercorrere, fin dai primi passi, la formazione artistica di Raffaello, il quale si trovò, fin da piccolissimo, a confrontarsi con giganti dell'arte rinascimentale come Piero della Francesca e Antonio del Pollaiolo, nella bottega di suo padre Giovanni Santi, anch’esso eccellente pittore della corte urbinate.
Grazie a documenti, testimonianze inedite e con l’ausilio di una compagnia esperta di attori, abbiamo ricostruito le vicende decisive della sua vita, prima fra tutte quella della prematura scomparsa del padre, che lo lasciò orfano a soli 11 anni influenzando inevitabilmente la sua visione artistica. Abbiamo coinvolto esperti ricercatori, restauratori e critici d'arte, tra i quali il grande Achille Bonito Oliva, per rivivere gli incontri salienti dell’artista, da quello con il Perugino, del quale diventò allievo a Perugia, fino a quelli con Leonardo da Vinci e Michelangelo, conosciuti a Firenze.
I discendenti dei committenti che hanno agevolato l’ascesa di Raffaello, ci hanno spalancato le porte dei loro palazzi familiari e privati, ma ci siamo spinti oltre, entrando nei luoghi emblematici del rinascimento italiano, come ad esempio Palazzo Corsini, dove abbiamo eccezionalmente documentato l’unica opera ancora in collezione privata dell’Urbinate: il cartone per il ritratto di papa Giulio II della Rovere.
A Roma, dove ormai all’apice del successo Raffaello realizzò, su commissione del papa, le decorazioni delle Stanze Vaticane conquistando il titolo di Principe delle Arti e della raffinata mondanità, siamo andati alla scoperta delle meraviglie, anche delle più misconosciute, ordite con il suo mentore Donato Bramante, come la chiesa di Sant’Eligio degli Orefici e la facciata di Palazzo Spada.
Un inedito e avvincente documentario che si spinge fino alla lontana e fredda San Pietroburgo, checustodisce, nel suo sconfinato museo dell’Hermitage, alcuni capolavori dell’artista urbinate.
Un omaggio al genio e all’uomo, un’imperdibile viaggio nella vita di Raffaello Sanzio “dal quale fin che visse, Madre Natura temette di essere vinta, e quando morì temette di morire con lui".