Sinossi *:
Nella Città di Catanzaro, luogo di nascita dell’artista Mimmo Rotella, si susseguono strani avvenimenti fantastici. Volano via degli uccelli da un pannello disegnato, un poema fonetico si propaga tra le macchine strombazzanti in fila, dalla marmitta di un’automobile un bimbo percepisce il suono di una poesia epistaltica, un vento sovrannaturale scuote le tende della Casa della memoria, il museo in cui sono custoditi gli oggetti e le opere dell’artista. I riferimenti visivi e onomatopeici rappresentano il richiamo senza tempo dell’arte contemporanea e della importante eredità lasciata dal genio di Mimmo Rotella, uno dei più grandi e riconosciuti esponenti della pop-art mondiale. La vicenda narrativa si apre sul ritorno nel natio borgo selvaggio di un professore di disegno che vive nel ricordo della figura di Mimmo Rotella, tracciando un consuntivo della sua esistenza, tra delusioni amorose e mancata carriera. Così incontra un artista – che è anche metafora di una parte di sé – con il quale dibatte filosoficamente circa il ruolo dell’artista nel nostro tempo, e sull’insegnamento dell’arte contemporanea. Seguendo l’esempio rotelliano, al pari di frammenti di décollage, la storia si sviluppa tra finzione e realtà, recuperando la memoria del movimento del Nuovo Realismo, giovandosi del contributo dello storico Tommaso Trini, di prezioso materiale documentario, di immagini simboliche, di attività laboratoriali degli studenti, con testimonianze di personaggi grotteschi che hanno conosciuto e amato Rotella



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