Sinossi *:
Sara e Marti sono due sorelle. Cresciute a Londra, si sono trasferite insieme al padre a Bevagna, un piccolo borgo medievale nel cuore dell’Umbria, dove hanno iniziato una nuova vita. L’estate sta per finire e mentre Marti è impegnata nella preparazione di due feste dove dovrà suonare e cantare, Sara, che non ha nulla da fare, accoglie con entusiasmo l’idea di accompagnare i Catalano in partenza per la Sicilia. I due fratelli parteciperanno a un campo di orientereering, una disciplina sportiva che insegna a orientarsi nella natura servendosi solo di bussola e mappe. La località dove sono diretti è Modica, che per un caso della sorte, è il luogo dove la mamma delle due sorelle ha passato l’infanzia e dove sua sorella, la zia Flavia, possiede una casa. Sara, eccitata all’idea di visitare per la prima volta quel luogo mitico, riesce a ottenere il permesso di partire superando i dubbi del padre.
Modica si rivela un luogo pieno di ricordi e sorprese. Il campo di orienteering è frequentato solo da bambini piccoli, tra cui spicca la deliziosa Giorgia, di cui Sara e i fratelli Catalano dovranno occuparsi. Durante la prima escursione nel bosco Sara cade in un dirupo e viene salvata da un misterioso, bellissimo ragazzo, Saro. I ragazzi di Modica, guidati da Luca, un giovane ricco e arrogante che ha messo gli occhi su Sara, detestano Saro e lo tengono a distanza per via di suo padre, attualmente in carcere per un piccolo crimine.
Sara capisce che si tratta solo di pregiudizi: Saro è un ragazzo dolce e altruista, che non fa male a nessuno e anzi cura amorevolmente suo nonno Nicola, malato di Alzheimer, e il fratellino Mimmo, che ha un debole per Giorgia.
Verso la fine della vacanza, Marti raggiunge sua sorella nel momento più difficile per Sara, che respinge la corte di Luca e si avvicina sempre di più a Saro per aiutarlo a superare il suo isolamento. Luca, respinto e ferito nel suo orgoglio, si vendica attuando un piano malefico: abbandona di proposito Sara e Marti nel bosco per poi correre a casa di Saro, certo che il ragazzo sia andato in soccorso delle amiche, e lì distrugge il lavoro di un anno di tutta la sua famiglia. Luca però lascia una traccia e Saro vorrebbe vendicarsi a sua volta: Sara interviene per impedirglielo. Lei è certa che rispondere alle provocazioni con la violenza non porterebbe a nulla di buono e inoltre ha un’idea migliore per mettere Luca alle strette e mostrare a tutta Modica chi è il vero Saro. Ad aiutarla, la sorella Marti con la sua inseparabile chitarra e una star d’eccezione, Leonardo Decarli.


Montaggio:
Lorenzo Loi
Roberto De Bonis

Costumi:
Claudio Di Gennaro

Scenografia:
Anna Scordio

Suono:
Fiorenzo Serino

Casting:
Benedetta Marchetti

Aiuto regista:
Roberto Urbani

Edizione:
Claudio Pisano

Produttore Creativo:
Simona Ercolani

Produttore Esecutivo:
Grazia Assenza

Organizzatore Generale:
Maria Teresa Carducci

Segretaria di Edizione:
Sara Galliano

TRAILER

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Note:
Curiosità dal set:

• Le scene con le capre sono state particolarmente difficili per Antonio Nicotra. Pur
essendo un amante degli animali, infatti, Antonio era inizialmente spaventato, ma
giorno dopo giorno è riuscito a vincere la sua paura.

• La scena più complessa per Aurora Moroni è stata quella della caduta nel burrone:

“Anche se sapevo di essere stata messa in sicurezza dalla produzione, quando guardavo giù avevo realmente paura e quando arrivava Antonio - alias Saro - a salvarmi mi sentivo davvero sollevata!”

• Guido Laudenzi ha una grande fobia: ha paura dei ragni. Girare nel bosco, in mezzo alla natura, dove è pieno di insetti, è stato davvero complicato. Ma non è stato solo il bosco a creargli questo problema: in una delle pause tra un take e l’altro - mentre si girava la scena del maggiolone che si ferma per un guasto al motore - i ragazzi hanno visto un ragno in macchina e Guido, impietrito, non voleva più entrare nel veicolo. Spronato dai suoi amici, che gli hanno dato forza, si è fatto coraggio e la scena è diventata una delle sue preferite.

• Il cavallo del carretto che i ragazzi incontrano per strada si chiama realmente Leon, e Aurora era felicissima di girare quella scena perché lei ha da sempre una passione per i cavalli!

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