Sinossi *: Senso di marcia, il viaggio di un cronista nel paese delle mafie, un’esperienza che nasce da un’inquietudine personale: l’esigenza di superare luoghi comuni e ambizioni professionali spicciole, per capire cosa c’è di vero nella propria attività di giornalista impegnato, ma anche nella lotta al crimine organizzato ingaggiata dallo Stato.
Un viaggio attraverso l'Italia: Napoli, Gela, Palmi, Reggio Calabria, Milano e ancora Napoli. Luoghi che fanno da sfondo all’incontro del protagonista-io narrante (un giornalista sulla quarantina affermato ma inappagato) con magistrati più o meno noti, tutti impegnati nella frontiera della lotta alla mafia: Lucia Lotti, Alessandra Dolci, Federico Cafiero de Raho, Catello Maresca, Nicola Gratteri, ma anche testimoni di giustizia e persone comuni, semplici cittadini (un pescatore, un contadino, un commerciante), per ritrovare il significato più autentico della propria professione, che è poi l’unico sbocco possibile nella ormai secolare lotta che lo Stato ha ingaggiato con clan e capimafia, boss e gregari.