Sinossi *:
Gran parte della sua infanzia e adolescenza, Malalai Joya l’ha passata nei campi profughi in Iran e Pakistan, per sfuggire alle guerre che da decenni sconvolgono il suo paese, l’Afghanistan. Dopo la sconfitta dei talebani è ritornata nella città d’origine, Farah, nel sud-ovest del paese, dove si è appassionata e dedicata alla politica. Dopo una dura contesa elettorale, nel 2003, a soli 26 anni è stata eletta alla Grande Assemblea, l’organo incaricato di redigere la nuova Costituzione. Fin dai primi interventi in aula, la giovane Malalai si è fatta spina nel fianco dei vecchi politicanti afghani, molti dei quali collusi con il regime dei talebani. In un discorso, poi divenuto celebre e ritrasmesso dalla televisione, ha denunciato, davanti agli allibiti esponenti del patriarcale potere afghano i crimini dei signori della guerra, ben rappresentati in Parlamento. Perde quindi il seggio in Parlamento e da allora vive sotto scorta ed è oggetto di continue minacce di morte. Malalai Joya è oggi responsabile di un’associazione che si occupa della promozione dei diritti delle donne e dei bambini, organizza corsi gratuiti di alfabetizzazione e formazione professionale, incontra e conforta donne che hanno patito angherie, brutalità e sopraffazioni atroci e che per essersi sottratte alle violenze familiari sarebbero passibili di arresto e dure condanne. È stata insignita di prestigiosi premi internazionali per il lavoro svolto nella salvaguardia dei diritti umani nel suo paese, ma a Kabul, dove vive, vive sempre nascosta.

Cast

Con:
Malalai Joya

Soggetto:
Giancarlo Bocchi

Sceneggiatura:
Giancarlo Bocchi

Montaggio:
Giancarlo Bocchi

Fotografia:
Giancarlo Bocchi

Produttore:
Giancarlo Bocchi

FOTO




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