Sinossi *:
02 Novembre 2014 - Prima discesa in speedfly dal canalone nord di Cima Tosa, sulle Dolomiti di Brenta, il mitico Canalone Neri.
La sfida è stata raccolta e vinta da due giovani trentini, Luca Tamburini e Jacopo Pellizzari.



Note:
"Quest'estate mentre ero a fare la stagione al Rifugio T. Pedrotti alla Tosa è nata una nuova avventura... si chiama speedfly. Mi sono allenato scendendo principalmente dal Daino e successivamente da una trentina di pendii diversi. Una volta presa confidenza con lo spitfire il Canalone Neri è diventato un pallino. Con i suoi 1000mt di dislivello e un anfiteatro unico ho subito pensato che potesse essere il top per una disciplina come lo speedfly. Tanto che il 12 settembre parto per l'avventura, ma un temporale con forte vento mi sorprende e mi porta a dover rinunciare! Così rientro al rifugio con l'amaro in bocca e impaziente di ritornare.
Il 20 settembre rientro dalla stagione e anche l'aspirante guida alpina Jacopo Pellizzari, 22 anni di Condino, comincia a sfrecciare con la speed, qua cominciamo a scendere canali vari fino a lanciarci dalla nord della Presanella. In due l'avventura si fa sempre più divertente, tanto che decidiamo di tornare al Neri tutti e due! Sabato 1 novembre saliamo al Rifugio Brentei. Briefing veloce e via a dormire!
La mattina seguente siamo pronti, alle 5 partiamo per la Tosa dalla normale e alle 8 siamo all'entrata del Neri, il tempo è buono e siamo impazienti di infilarci come due frecce in questo posto selvaggio e fantastico! Dopo 90 secondi atterriamo ai piedi del canalone senza mai essere usciti da quello che è l'anfiteatro del Neri con un sogno realizzato!
Questa discesa è frutto di uno studio accurato e completo. Dalla meteorologia al vento, dalle condizioni della neve al sapersi muovere bene in montagna, in modo sicuro e responsabile! Appena entrati nella gola del Neri si ha subito a che fare con un imbuto largo 10mt, un passo sbagliato in decollo non ce lo potevamo permettere. In Brenta spesso si ha che fare con sottoventi improvvisi ed una direzione del vento non continua. Quello che mi rende felice più di qualsiasi altra cosa è il fatto di esser riuscito ad eseguire tutto quello che è il lancio in piena sicurezza e con un margine di rischio calcolato nei minimi dettagli
."
Luca Tamburini

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