Sinossi *:
Eva, una ragazza ucraina che vive a Londra, si reca a Milano, ospite della sua amica Cindy, anche lei modella, per intraprendere la carriera di indossatrice. Durante la sua prima serata in Italia le due ragazze si recano in discoteca: qui incontrano Tom, Max e Sandro, tre fotografi di moda che sembrano più interessati alle loro grazie che a una vera amicizia. Mentre i cinque stanno parlando al bancone del bar, Eva nota la presenza di Luke, un ragazzo inglese che la perseguitava durante il suo soggiorno a Londra. Eva cerca di fermarlo, ma prima che riesca a raggiungerlo viene bloccata da Judy, una ragazza irlandese che la avvisa di mettersi in guardia da certe persone, senza specificare quali. Qualche tempo dopo troviamo Eva alla Winner Agency, l’agenzia di moda dove lavora anche Cindy, la quale le dice di avere parlato al telefono con Airoldi, un produttore televisivo che vorrebbe conoscerla. Nel frattempo Eva fa la conoscenza anche di Orlando, un booker gay che sembra avere molto a cuore le sorti della ragazza. Il giorno dopo Eva si reca allo studio di Airoldi: questi le propone di lavorare con lui in televisione ma, senza mezzi termini, le domanda un cambio in natura se vorrà lavorare, tentando di baciarla. La ragazza esce in lacrime dall’ufficio. Da questo momento in poi per Eva la situazione comincia a precipitare: durante una passeggiata in un parco la ragazza viene aggredita da Luke, il ragazzo londinese, il quale le dice di non averla mai dimenticata. Luke viene messo in fuga da Orlando, con il quale Eva aveva preso appuntamento. Seduti su una panchina del parco, Eva manifesta ad Orlando la sua voglia di tornare a Londra. La sera stessa Eva si reca a una festa organizzata da Tom e i suoi amici. I tre, dopo averla narcotizzata, la violentano al termine della serata. La mattina seguente Cindy, che era stata a un’altra festa e non aveva potuto accompagnarla, trova Eva in lacrime seduta sul divano di casa. Dopo essersi fatta raccontare dell’accaduto, le propone di recarsi con lei ad una sorta di festa dedicata alla luna. Da questo momento in poi per Eva si aprono le porte del successo, ma intorno a lei iniziano a verificarsi una catena di omicidi ai danni delle persone che le hanno fatto del male…


Sceneggiatura:
Joe Verni
Gabriele Albanesi

Musiche:
Andrea Bellucci

Montaggio:
Enrico Munarini

Costumi:
Sabrina Beretta

Effetti:
Sergio Stivaletti

Fotografia:
Dario Germani

Suono:
Omar Abouzaid

Produttore esecutivo:
Gabriele Albanesi

Produttore associato:
Giorgio Beltrame

Produttore associato:
Giulio Valli

Produttore associato:
Joe Verni

Coreografie:
Roby Rago

NOTIZIE 'Stalking Eva'



Note:
 Ksenia Kapinos e Philippa Bingham sono due vere indossatrici anche nella vita reale.
 Nel film sono inseriti oltre 70 messaggi esoterici: sia a livello visivo, di dialogo, che musicale.
 Inizialmente il film avrebbe dovuto essere ambientato a Roma, e la protagonista avrebbe dovuto essere una ragazza che voleva lavorare in teatro.
 La via Giuliano Kremmerz, che Mia indica al taxista all’inizio del film, non esiste ma è un omaggio al celebre alchimista italiano. Quando la stessa Mia sta tagliando una torta a casa sua, questa ha la forma di mezzaluna, come il dolce usato dalle streghe durante le loro cerimonie. Sulla lavagna della cucina appare il nome di una certa Piazza Eliphas, nome di un altro noto esoterista.
 Il nome Glinda, la suora laica che incontra Orlando per metterlo in guardia sulle sette di magia, è un omaggio alla celebre fata buona del Mago di Oz. Durante il dialogo tra i due viene inquadrato per un attimo il famoso Malleus Maleficarum, il primo libro scritto dalla Santa Inquisizione sulla caccia alle streghe.
 Quando Eva dice ad Orlando: “Fai ciò che vuoi”, si riferisce ad una celebre frase di Aleister Crowley. Quando invece più tardi dirà alla sua amica francese “Ama e fa ciò che vuoi” il riferimento è a una celeberrima frase di Sant’Agostino.
 Mentre Eva e Cindy si stanno recando in auto al Sabba, dalla radio si possono sentire le note de “La danza delle streghe” di Paganini, preludio di quanto accadrà più tardi.
 Il regista ha più volte smentito che la setta delle streghe si riferisse alle Wicca.
 Nello scrivere la scena del Sabba, il regista si è ispirato a una vera messa nera, dopo averne assistito di nascosto a una in Boemia, nella Repubblica Ceca.
 Gli interni del film sono stati girati quasi tutti a Roma.

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