Sinossi *:
TAI non è un collettivo né un'orchestra.
E` un censimento, ovvero un appello, un deposito, un'armeria, il capanno degli attrezzi in giardino, la dispensa, una waiting-list, menù o lista di ingredienti, sommario di autori, di credits, di ringraziamenti, lista, lista, lista...
Aderenti, è una lista di aderenti che dà adesione ed è disponibile a una chiamata, a un progetto. Di progetti è pieno il mondo ed è giusto così, ma è difficile realizzarli, dato il momento.
Allora TAI è velleitaria? No, ci prova a smarcarsi dalle difficoltà proponendosi in vari modi, anche paradossali per una orchestra. Diciamo pure a questo punto una NO-ORCHESTRA, una provocazione, un divertissement.
Quelli che ci attendono sono concerti, eventi, rassegne all'insegna della varietà sonora e visuale, caratteristica quest'ultima peculiare del progetto TAI, dedicate a un pubblico curioso e raffinato, estimatore di pratiche improvvisatorie più o meno estreme.
Quell'organico orchestrale pieno, di 25-30 musicisti che avevano con tanto entusiasmo aderito al primo appello, è sempre lì a disposizione, ma è in via di trasformazione ed è destinato a mutare concezione, a resettarsi e, arricchendosi di un principio di alternanza, a proporre gesti e azioni, più o meno provocatorie, di volta in volta, a seconda dei luoghi e delle circostanze.
Adesso è TAI No-Orchestra. Faremo galleggiare su immaginarie mappe musicali i nostri oggetti, strumenti dai suoni acustici ed elettronici, le nostre visioni, i colori, dispositivi sonori e visivi di varia natura. Raccogliendo, accostando, incollando, sovrapponendo tutti quei frammenti che compongono e disegnano il nostro Atlante sonoro e lo rinnovano di continuo. Sempre esplorando lungo un viaggio eterno e perennemente curioso.

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