Sinossi *: Il film nasce dalla proposta di Maria Grazia Chiuri ad Alina Marazzi di confrontarsi con il lavoro dell’artista Lucia Marcucci e di renderle omaggio. Marcucci è tra le figure più rappresentative delle sperimentazioni verbovisive della neoavanguardia italiana a partire dagli anni Sessanta; l’uso della parola e la riflessione sull’immagine femminile compiuta da Marcucci trovano nel collage piena espressione e risuonano nel lavoro cinematografico di Marazzi. La tecnica del collage, amata dalla Direttrice Artistica di Dior, riverbera in quel “tagliare è pensare” coniato da Germano Celant a cui lei si riferisce nella collezione prêt-à-porter Primavera-Estate 2021 e che Marazzi mutua nel titolo del suo film.